Oggi voglio insegnarvi…. no per meglio dire condividere con voi come ho costruito io il mio tiragraffi fai da te.
Allora premesso che ci sono mille tutorial ovunque e che non è nulla di nuovo, ho pensato che averne uno per immagini sarebbe stato più semplice che guardare un video. Inoltre qui dimostro che davvero con poco e con un livello di bravura relativamente basso, si può realizzare qualcosa con le proprie manine sante, e risparmiare qualche soldino.
Tempo di lavoro stimato: Una giornata di lavoro circa, ci sono i tempi morti, ma comunque si fa in fretta.
Difficoltà: principiante che sappia almeno usare l’avvitatore (e sembra facile ma spesso le viti fanno ciò che vogliono).
Strumenti necessari: quelli base di una casa in cui il fai da te viene praticato almeno saltuariamente.
Tutti noi sappiamo che i tiragraffi in commercio sono in generale in un range di prezzo decisamente superiore ai 10€ oltre che avere alcune caratteristiche che spesso li rendono poco funzionali. Ce ne sono che costano meno, certo, ma sono magari troppo bassi, o di scarsa qualità, oppure bisogna aspettare i saldi, alla LIDL magari.
Diciamo che la soddisfazione di montarselo da soli non la ripaga nessuno, e poi così potete farlo abbinato a casa vostra 😀 Almeno questo è ciò che ho fatto io.
Innanzi tutto : Riciclo è la nostra parola d’ordine! E io quando posso riciclo sempre, la soddisfazione è doppia.
Per un tiragraffi uguale spiccicato al mio vi servirà:
– un tubo, o un cilindro pieno se riuscite a trovarlo. Il mio è un pezzo di tubo di scarico fognario (mai usato, l’ho trovato tra le cose da lavoro di babbo…).
– due basi in legno, di dimensione uguale o no, preferibilmente quadrata, ma se recuperate cose di altre forme va bene ugualmente. Io non farei la parte alta circolare, per evitare lo sbattimento di fare magari un cuscino con la coulisse, ma si può fare tutto!
– un palo in legno che funga da anima per il tubo in plastica, quindi di egual lunghezza. Potreste fissarlo alla base anche con delle piccole L metalliche ma ho preferito l’idea dell’anima.
– forbici
– della stoffa, sia per decorare il tubo che per creare il cuscino (per cui vi serviranno anche spilli, un metro da sarta, ago e filo, e ovatta sintetica).
– alcune viti, due di base, lunghe abbastanza da passare lo spesso della base ed entrare di alcuni cm nel palo di legno.
– corda ruvida da 8mm, ma probabilmente se ci fosse stata l’avrei presa da 5mm. Questa è costata 1€/m.
– avvitatore elettrico
– due punte da trapano, una da 2 e una da 10 (dipende dallo spessore della vostra corda)
– pistola per colla a caldo, o colla vinilica. Io ho usato sempre quella a caldo (molto più veloce e più semplice da usare)
Bene, avete recuperato tutto? Allora cominciamo.
Per prima cosa dovete forare con la punta da 2 le basi (al centro) e il palo per l’anima di legno, che costituiranno la struttura “portante”. Avvitate poi insieme la base inferiore e il palo, e testate nuovamente se vi sembra funzionare quando infilate il tubo sul palo. Se non è perfettamente a filo (com’è per altro successo a me…ovviamente) carteggiate leggermente fino ad ottenere un risultato accettabile 😀
E ora è arrivato il momento più divertente! Ci occupiamo di trasformare un tubo da fognatura in un elegante tiragraffi!
Noi andremo ad inserire entrambi i capi della corda all’interno del tubo, per nasconderli e anche per fissare al meglio le estremità dell’area dedicata alle unghie feline. Quindi praticate un foro con la punta da 10 all’altezza che preferite. L’altezza del foro ovviamente è dettata dai calcoli che vi siete fatti preventivamente. Nel mio caso avevo calcolato di lasciare due bordi da 8 e 7 cm alle due estremità, e di conseguenza ho calcolato la lunghezza della corda nella parte intermedia.
Quindi il mio primo foro è stato fatto poco sopra gli 8cm dalla base, e i secondo poco sotto i 7cm dalla sommità (vi consiglio però di fare il secondo dopo). Dopo di chè incollate con attenzione una fascia della stoffa da voi scelta sull’estremità bassa del tubo. Create un’anello e rifinite la parte in cui si incontrano i due lembi ripiegano leggermente verso l’interno, per avere una finitura pulita.
Per finire questa fase, praticate un taglio nella stoffa all’altezza del foro per la corda. Ricordate di far sporgere la vostra fascia decorativa oltre l’altezza del foro, così le prime spire del tiragraffi non riveleranno neppure un mm del vostro tubo…in modo dqa poter usare qualsiasi cosa ehehe. Per una finitura ancora più pulita piegate verso l’interno un bordino appositamente lasciato, e fissatelo con della colla a caldo. Fondamentale in questa fase è incollarsi le dita e perdere sensibilità ai polpastrelli…ulrando ai quattro venti improperi quali, “porca paletta”, “acciderbolina”, “poffarbacco”… potrebbe starci anche un “cazzo” ma non saprei.
Ora parte la fase più lunga e dolorosa, noiosa, fantastica insomma… quella in cui dovrete fare attenzione.
Insomma ecco la fase “festa-festa”, anche detta “ecco perchè la gente li compra fatti” che presto si tramuterà nella fase “ora che non ho più impronte digitali andiamo a rapinare una banca“.
MA BANDO ALLE CIANCE!
Prendete un’estremità della corda e fissatela al tubo con abbondante colla a caldo, dopo averne infilato alcuni cm all’interno. Mettette la colla tutta intorno al foro, dovete riempire gli spazi eventuali, dopo di che facendo estrema attenzione, piegate la corda dalla parte in cui intendete iniziare ad arrotolarla, e assicuratevi che si stia adagiando su un lettino soffice di lava bollente, colla. La colla deve quasi abbracciare la corda. State davvero attenti perchè quella bastarda sembra lanciarsi verso le vostre dita per bruciarvi. No vabbè aspettae alcuni istanti finchè la colla si rapprenda un pochino. Se iniziaste subito a tirare rischiereste di tirarla fuori dal foro. Una volta assicurativi che non scapperà e non vi ustionerete, inizate ad arritolare, ad ogni spira, ad un’altezza che vi pare adeguata, mettete una bella goccia di colla a caldo, e proseguite ad arrotolare 😀
Continuate ad arrotolare, e incollare ogni spira, quando però stare per arrivare all’altra estremità, arrotolate velocemente la corda, SENZA INCOLLARLA, e verificate effettivamente a che altezza arriva, per praticare il secondo foro. Ciò fatto, se vi pare, decorate l’estremità superiore del tubo con della stoffa, uguale a quella precedente. Non dimenticatevi ovviamente di praticare il secondo foro anche sulla fascia di stoffa.
Per finire, inserite il secondo capo nel foro e incollatelo profusamente, come avete fatto per l’inizio della spirale. Il vostro tiragraffi è quasi pronto, posizionatelo sul palo e fissate la parte superiore all’anima di legno. Volendo avreste finito!! Yeeeh applausi applausi.
Ovviamente a sto punto il controllo qualità è fondamentale.
Si mamma, mi sembra poter andare.
Ora le cose sono due, o lo lasciate così, giusto magari dando una mano di lucido al legno (specialmente se sono pezzi già rifiniti, o comprati nuovi e non necessitano granchè) oppure potete andare avanti con me, e creare il cuscino per la parte alta, rifinendo anche la base 😀
Come tutti sappiamo i tiragraffi in commercio sono ricoperti di pelo, un bel pelo fissato all’anima di legno, di dubbia qualità, che rende impossibile, o quasi, lavare il tiragrafi adeguatamente. Ora se lo state facendo per decorare la vostra casa, e nessuno lo userà mai, sti cazzi, il pelo fa così stilish, meglio se animalieur. Se invece avete dei gatti in casa, possibilmente vivi e non impagliati, sta cosa del pelo fisso, è carina per il primo…mese? Forse una settimana, poi sarà ricoperto di uno spesso strato di pelo di gatto e polvere, avrà magari tracce di vomito, e sebo. Perchè i gatti, sono animali puliti, ma il loro pelo è grasso, e se stanno seduti a lungo nello stesso posto si forma un alone disgustoso, che non so voi ma a me piace pulire di tanto in tanto. Nello specifico, sbattere in lavatrice.
Per questa ragione ho creato un cuscino removibile, in modo da poterlo lavare ogni volta che vorrò 😀
Avrete bisogno di stoffa, uguale a quella del tubo, o abbinata come più preferite, riempimento per cuscini, ovatta sintentica che io comprai in un brico, e spillini. Oltre che di una macchina da cucire o tanta pazienza se volete usare ago e filo ;).
Per prima cosa misurate due quadrati, io ho optato per farne uno della dimensione del legno, e uno più largo di almeno 5cm in modo da avere un margine per piegarlo e fissarlo sotto, o magari realizzare una coulisse se preferite. Prendete le misure abbondanti (no 1cm non basta, meglio 1 cm per parte e forse anche 1,5,perchè io non so come mai ne ho lasciato solo 1 e non mi è bastato) e sovrapponete i due pezzi di stoffa, fissando il più piccolo (rovescio con rovescio) piegando verso l’interno i bordi. Cucite con un punto semplice tutto attorno, ma lasciate una parte aperta per il ripieno.
Il mio telefono mi odia quindi le foto non sono quelle che avevo in mente! In ogni caso, riempite il cuscino adeguatamente, non troppo, tanto non serve, e finitelo di chiudere. Trappuntatelo, almeno con due cuciture a metà strata, potete farle anche diagonali, ma è più facile farle male, ed è già una pain in the ass far passare il cuscino sotto il piedino della macchina da cucire. Ciò perchè se non lo fate, lavandolo in lavatrice tutto il ripieno se ne andrà da una parte, e sarà difficilissimo riportarlo ad una forma decente, risultando in sconforto e maledizioni varie.
Ah…se la stoffa è come la mia, una tela tovagliata (questa èra 9€/m ma simili si trovano anche a 10-14€/m, sempre doppia altezza eh?!) e quindi sfilaccia, è necessario fare l’orlo alle “ali” perchè altrimenti i fili si spargeranno ovuqnue, altrimenti, come ho fatto io, eseguite una sorfilatura con un punto a zig-zag tutto attorno, e vi levate il problema.
Per fissare Il cuscino al legno, rendendolo solido, ma facilmente lavabile (e levabile quindi) ho usato del velcro.
Musurata l’altezza cui arrivano le estremità della stoffa, ho fissato il velcro con la colla a caldo, la parte con i dentini, mettetene molta perchè il velcro ci serve super resistente! Due fasce saranno lunghe come il legno, mentre le altre due avranno ovviamente una lunghezza compresa tra le due fasce di velcro già fissate.
Infine fissate l’altra metà del velcro a filo con l’orlo della stoffa. Due fasce lunghe e due corte (la lunghezza delle fasce corte la ricavate facilmente piegando i lati lunghi verso l’interno, lo spazio che rimane è quello del velcro). La pigrizia ha voluto che usassi la colla a caldo, ma se volete essere super seri cucitelo, così da poter lavare il cuscino a qualsiasi temperatura. Io per ora andrò con la colla a caldo (abbondante tanto da infiltrarsi nella trama) e quando si staccherà lo cucirò.
Questo passaggio è del tutto inutile, ed è legato solo a me e al mio materiale di riciclo, ma se anche voi vi trovate nella mia stessa situazione e il vostro legno ha dei fori, o delle brutture, non diseprate! Un po’ di stucco per legno e una vigorosa carteggiatura, risolvono tutto!
Una volta carteggiato poi potrete passare a mascherare con della carta adesiva (o carta gommata, o scotch carta…insomma come volete) il vostro tubo tiragraffi, per poi dipingere la base come meglio credete. Io l’ho fatta grigio chiaro perchè la mia cucina è grigia, ma un bel rosso sarebbe andato benissimo. Ho utilizzato tinta lavabile da muro, perchè volevo che fosse lo stesso identico colore, ma consiglierei un acrilico. Devo dire però che io userei questa tinta rover ovunque, è coprente, ha finitura opaca ed è lavabile, che per pareti e cose che devono stare in una cucina (o a contatto con mani e parti corporee varie) è l’ideale.
ET VOILÀ , IL VOSTRO TIRGRAFFI CON CUSCINO È FINITO!
si NON è perfetto, ma l’ho fatto io, e mi piace e soprattutto, sapete cosa? È e sarà en Pendant con il mio divano fai da te, e il muro della mia cucina (anche quel grigio lo abbiamo fatto noi, insomma delle vere artiste!).
Il tovagliato, infatti, l’avevo preso appositamente per realizzare questi cuscini, da pezzi di un materasso vecchio, in modo da avere una seduta anche in una cucina in cui il posto per un divano non c’era. Avevamo quella cassettiera però, e i pezzi di materasso ci andavano a pennello, sollevandolo inoltre di quei 20cm di comodità!
La stoffa pareva perfetta, portando quel tocco di colore in più, c’era il colore iuta/grigetto, c’era il rosso che stava bene con il ciliegio, e il blu intenso si abbinava al retro di questi cuscini quadrati che avevo da prima.
Che tocco di classe! E ora ho persino un tiragraffi en pendant, che andrà in quell’angolino là in fondo proprio sotto la finesta (la vedete al tenda…con le sagome di gatto in grigio, ecco lì!)
SE proverete questo progetto fatemelo sapere 😀
Io mi sono divertita tanto…e devo ammettere che ho pure consumato diverse calorie, dato che più volte ho dovuto carteggiare e usare la raspa per adattare le mie basi di legno il più possibile.
CONSIGLI:
– fissate le basi con più di una vite, ciò le renderà più solide, e impedirà che ruotino. Possibilmente posizionate le altre viti diagonalmente. Ne bastano anche solo due, una per parte rispetto a quella perno.
– potete lasciare molto meno spazio nella parte superiore, tra la corda e il legno, se il vostro gatto è alto, vorrà farsi le unghie fino in alto.
– divertitevi! Ma attenti alla colla… ahahah
fino al prossimo progetto,
un abbraccio
Maria :3