Problemi da disegnatori: Un anno di disegni

AAA disegnatori senza paturnie cercasi!

Si, è vero non sono molto attiva sul blog..
ma ho avuto delle cose da fare, delle cose da imparare e delle cose da mangiare ^^

Scrivo questo post perchè non voglio fare un pippone sulla mia pagina facebook , e lasciare che siano solo alcuni a leggere queste riflessioni delle 2:20 di notte, o del mattino?
Nella speranza che a qualcuno possa servire leggerle, che ad una persona un po’ simile a me possa aiutare  avere dei punti di vista alternativi.

Di cosa parliamo? Di disegni, di arte, di un anno di lavoro.

problemi da disegnatori:Un anno di disegni

mi hanno portato a realizzare questa immagine, questo accostamento, quasi blasfemo.1 year apartHo appena terminato e postato la dolce fanciulla sulla sinistra, una fanart, Gimkhana di Wild Ellie, la trovate sia su facebook che su tapastic, e vi assicuro che ne vale la pena. E così ho pensato di andare a cercare un disegno di un anno fa… non ho trovato nulla di digitale della prima metà di febbraio, ma la sirenetta qui fu la mia prima livestream, ed è del 24 febbraio mi pare.

Notate delle differenze? Io si. Devo ammetterlo, persino sotto questa spessa corazza di pessimismo, e di scarsissimo amore di me, vedo delle differenze. E sono pure sostanziali!
A volte mi pare di non migliorare affatto, mi sento piena di sconforto e vedo solo ciò che di brutto c’è nella mia arte. Che, poverina…parla di me, in una miriade di sfacettature, non è che possa essere bella di punto in bianco no? Non è facile vedere ciò che facciamo e creiamo nella giusta luce, temo.

Quando ripresi a disegnare circa un anno e mezzo fa, di più forse, decisi di aprire una pagina facebook, e di riprovarci seriamente. Ero ferma da almeno due anni, non disegnavo più, non scrivevo più, e devo dire che la cosa non stava giovando affatto alla mia sanità mentale. Necessito di creare almeno quanto di respirare…. e per quanto mi sforzi di colmare i vuoti in altri modi, nulla mi da tanto dolore e tanta felicità e serenità quanto l’arte (che sia figurativa o che si tratti di scrittura). Ebbene nel riprendere in mano la matita, mi sembrò tutto quasi surreale, non sapevo più fare nulla. Le linee erano insicure e tremolanti, le proprozioni andate….inchiostrare pareva uno scoglio insormontabile.

Dov’era finita la Maria che disegnava ogni giorno? Che provava una certa soddisfazione nel condividere i suoi scarabocchi? le piacevano allora quelle linee… e le tracciava con una certa semplicità.

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Per capirci, non erano nulla di speciale, non erano certo proprozionati, ne corretti, ma erano pieni di amore, amore per i miei personaggi e amore per i miei racconti. E ancora adesso a guardarli credo non potrei renderli più teneri di così…

La mia percezione riprendendo la matita in mano era quella di essere irrimediabilmente peggiorata, come se fossi tornata anni ed anni nel passato, nulla, non c’era nulla da fare, dovevo ricominciare da zero, reimparare tutto…e ve lo dico, la vedevo grigia, girgissima.

Non ho smesso però, ho voluto disegnare lo stesso. tsu mi ha aiutata moltissimo in quel periodo di ripresa, ho disegnato di più, e avevo qualcuno a cui mostrare ciò che facevo. Ma non mi sono mai sentita all’altezza, non mi sono mai vista migliorare.

Il mondo è pieno, strapieno di giovani e giovanissime autrici e disegnatrici/ disegnatori che mi fanno sentire costantemente inadeguata, mi viene spontaneo pensare “guarda lei, 18 anni e che mano, che stile, che precisione, quanta passione..io invece, 28 anni buttati nel cesso”.

La verità è che io non ho mai studiato (arte dico), non ho mai voluto essere un’artista così fortemente e con convinzione come ora. Ero una a cui “piaceva disegnare” che riempiva la cameretta di disegni, li usava quasi come carta da parati, e chi mi conosce da anni e anni lo sa; però ero una disegnatrice? No, men che mai mi sarei mai chiamata artista… sono un’autrice per un piccolo gruppo di persone, e questo già mi basta…ma da qualche tempo a questa parte per qualcuno sono anche un’artista. E allora lì si che ti pesa vedere come ti sei catapultata in una realtà per cui non hai costruito le solide basi che invece le giovani menti stanno costruendo con cura.

Ci sono dei giorni che quasi piango a vedere quanto inesperta io sia, quanto brutti i miei disegni mi appaiano. Gli occhi, ultimamente ce l’ho tanto con gli occhi, i maledetti volti a 3/4 mi vengono sempre con sti occhi stupidi e irregolari, persone che guardano contemporaneamente ad est e ovest. Eppure mi ricordavo che  non avevo mai avuto problemi con gli occhi…cioè non erano bellissimi, ma li disegnavo e via…zero sbatti. , perchè se poi uno va a vedere, gli occhi li facevo si senza problemi, ma venivano cessi… e strabici, mica mi venivano bene sempre.

Ma come costantemente mi ricorda un’amica che non finirò mai di ringraziare, non sono più brutti di ieri i miei disegni di oggi non sono necessariamente più brutti di ieri, è solo che io mi aspetto di più. Quegli occhi di anni fa erano osceni, solo che a me bastava così. Oggi non mi basto più.

Ogni giorno io mi aspetto di più da me stessa, e in questa perpetua lotta contro Maria (no non la De Filippi), io non faccio altro che pormi obbiettivi che mi sembrano a volte irraggiungibili.

Suppongo che questo sia ciò che provano un po’ tutti i disegnatori, e i creativi in generale, un profondo, costante, ineluttabile, senso di inadeguatezza. Non siamo mai abbastanza per noi stessi, però a volte bisogna provare a farlo quel passo indietro.

A volte dobbiamo sederci un po’ distanti e guardare ciò che abbiamo fatto da lontano, giusto qualche passo fuori da noi stessi e dal senso di grigiore generale.

Sarà allora che vedremo che qualcosa c’è, lì in quella spalla diventata più sinuosa, in quella caviglia che ahimè ancora non è perfetta ma ora ha più senso, in quella piega della camicetta, maledetti vestiti ancora non mi vengono…tho guarda la colorazione è migliorata… e gli sfondi, si quelli sono ancora un tallone d’Achille, però dai…non fanno sanguinare gli occhi , no?

 

Ecco, scrivo questo post per me, e per chi come me ha bisogno di fare un piccolo passo fuori da sè e verso di se. Un anno di lavoro, di duro lavoro (eppure mi sento sempre pigrissima), mi ha portato a questo, no che non sono migliorata tanto, no questo non è il livello medio di ciò che produco…ma potenzialmente posso ripartire da qui. Se ci sono arrivata una volta, posso farlo ancora, e allora se questa è la summa del mio lavoro fino al 10 febbraio 2017, mi aspetto di vedere qualche miglioramento per l’anno prossimo. Se non avverrà sarò qui a parlarvi della mia sconfitta.

Intanto vi auguro di trovare degli amici speciali come quelli che giorno dopo giorno stanno al mio fianco, non ho bisogno di nominare nessuno, perchè penso che chi mi aiuta tanto  lo sappia già. Trovate una persona, almeno una persona speciale che condivida la vostra passione, o che almeno abbia una passione per ciò che fate (non vale solo per i disegnatori eh?!), e lasciatevi supportare, fatelo, a cuor leggero, accettate l’aiuto altrui. Io non lo facevo in passato, ma vi assicuro che crescere accanto a qualcuno, e vederlo crescere anche se a velocità diversa dalla vostra, è un’esperienza bellissima. Aiutate e lasciatevi aiutare, che quando si tratta di creare, non stiamo partecipando tutti ad una gara tra disegnatori o creativi, non sono gli hunger games questi.

Si oggi sto post non segue nessuna regola del web, non è ben scritto, non è breve nè diviso in paragrafi…è sconclusionato e poco interessante, ma non importa, l’importante è il messaggio.

Cari disegnatori, scrittori, scultori, e chi più ne ha più ne metta, sappiate apprezzare il vostro lavoro, quel tanto che basta per farvi andare avanti a sperare ♥

buona notte..o buon giorno… è il caso che smetta

un abbraccio

Maria ♥ aka gnagna_onni

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Tapastic , una nuova esperienza

tapastic is so cool you should try it for yourself lol,
sorry only italian today, but my stories are in english!

Uh! buonsalve
Vi scrivo dopo tanto tempo per darvi una notizia…che è ormai stagionatissima, ma in fondo mi pareva giusto non emozionarmi troppo senza sapere cosa sarebbe successo.

Ebbene dopo mesi di rodaggio posso dirlo ufficialmente (per ora)

Sono approdata su Tapastic!

nello specifico questa è la mia serie chiamata “A series of silly romantic clichès“. Ho pensato che lì le mie short stories sarebbero state lette da più persone. E arricchite da numerose illustrazioni penso che sembrino più interessanti.

Si è ancora un’esperienza nuova  e non so quanto durerà, ma per ora voglio continuare a crederci, non fosse altro per quei 90 animi pii che hanno deciso di seguirmi.

Vi spiego in breve di cosa si tratta. Tapastic è un sito (con app annessa) in cui  leggere gratuitamente una vasta serie di fumetti. Si sceglie la categoria e si va!
Sulla app oltre ai fumetti gratuiti potrete trovare anche romanzi e fumetti a pagamento. Solitamente ogni capitolo si “apre” con una chiave, che vale un certo numero di coins, acquistabili in app tramite carta di credito. Ma non è raro che ci siano delle monete in regalo di tanto in tanto, o delle chiavi specifiche per aprire un dato romanzo/fumetto, a scopo promozionale. Trovo che sia un app interessante,anche se per me come autrice è scomodo non ricevere notifiche sui commenti etc.

Intanto lasciate che vi mostri la stupenda copertina!!

maria_banner tapastic

 

Perchè la vanto tanto? Perchè è una collab!! In effetti questa lineart mi è stata gentilmente regalata dalla bravissima Cristiana Leone, un’amica e una guida per me in questi ultimi mesi. Con tantissima pazienza infatti mi ha aiutato tanto con le mie illustrazioni, e non solo, e ogni giorno ci teniamo compagnia condividendo pensiri artistici.

Non vi consiglio di seguirla…VI OBBLIGO! lei è davvero bravissima e se andrete sulle sue pagine so che vi innamorerete della sua arte 🙂

Il soggetto lo abbiamo deciso un po’ insieme, ispirate dal tema romantico, ma mi sarei fidata a prescindere. Da questo è nata Anya, la mia musa ispiratrice, che ho poi ridisegnato per due volte.

eccola qui 😀

anyathanks for sub

Per quanto riguarda l’immagine di anteprima della raccolta scelsi di disegnare qualcosa di romantico. Questi sono due personaggi di una storiella futura, Alex e Ruby.

Lei è evidentemente una demonietta ma di più non posso dirvi 🙂

2versioni

e niente allora ci si vede su tapastic? 😉

p.s. I miei racconti sono adatti ad un pubblico maturo, in tutti i sensi.

 

Ciao e a presto

Maria

Short Stories series: Mare

La prima di una serie di brevissime storielle (da cui il nome short stories series) che probabilmente scriverò ogni tanto.

Non tutte saranno family friendly ve lo dico già, ma d’altra parte nessuno vi obbliga a leggerle.

^^

[english ver]

short stories series: Mare.

short storeis series mare_colors

«Era seduta lì, su quella roccia, ancora una volta, anche se le mattine stavano diventando ogni giorno più calde e stare fuori dall’acqua per più di qualche minuto le stava diventando quasi impossibile…era pericoloso.

Eppure stava seduta lì.

A fissare l’orizzonte, cercando ti vederlo tra quelle che gli umani chiamavano case. Non erano altro che strane scatole, ma proteggevano i loro abitanti dalle intemperie, dalla pioggia e dal vento.

Vento che ora stava cominciando a seccarle la pelle, facendola sentire come un’ alga secca.

Quando i suoi occhi si riempirono di lacrime si rese conto che era ora di tornare in mare, ma erano passati dei giorni dall’ultima volta che lo aveva visto là sulla riva e stava iniziando a preoccuparsi. La sua casa era sempre chiusa, non c’erano luci neppure la notte… beh quelle poche,rarissime, notti in cui aveva raccolto tutto il suo coraggio per uscire dall’acqua. Era praticamente sparito.

Guardò in basso verso le sue mani sulla roccia, si stavano aggrinzendo tutte nonostante l’acqua le accarezzasse in continuazione. Doveva andarsene, davvero questa volta.

Un ultimo sguardo…solo un secondo ancora…

e lo vide, lì in piedi, sorridente mentre dalla riva guardava verso il mare, aveva uno strano braccio bianco ed immobilizzato ma stava bene.

“grazie a Dio” pensò e mentre una lacrima le rigava il viso si tuffò nuovamente nel mare profondo a cui lei apparteneva…e lui, purtroppo, no. »

fine?

😉

Se vi piacciono le mie short stories fatemelo sapere magari ne pubblicherò altre. Per me è un esperimento ma non è la prima volta che scrivo…di certo è la prima volta che scrivo in italiano ommioddioooo

😀

Potete trovare me e la mia arte sulle mie pagine personali e artistiche
live su picarto  facebook   | instagram  | il mio profilo tsu

ColorMeCollab project

ColorMeCollab project!

[ita] [eng]

Salve amici e amiche, oggi voglio parlarvi di un progetto che ho iniziato su tsu.co , social network a cui sono iscritta da qualche mese ormai e che mi sta dando tante soddisfazioni. Si tratta, in breve, di un social in cui essere social paga. No seriamente, certo non si guadagnano milioni, ma questo sito “ti paga” per il contenuto che produci e condividi, a patto che questo sia di tua proprietà e a patto che tu non sia un’esimia testa di cazzo.

Ma vabbè quello è scontato no?

Beh… comunque sia se spammi e sei noioso e non pubblici contenuto originale (di tua proprietà non dev’essere roba figa) non ti paga nessuno, e arrivati a 100$ non vedrai nessun assegno o accredito su paypal. Se invece sei paziente, se interagisci con gli altri utenti e posti regolarmente, in alcuni mesi potresti ricevere persino dei soldi.

Ma sono i soldi il motivo per cui siamo qui? NO, le persone lo sono.

Ci sono sempre più artisti su tsu, e io sono stata abbastanza fortunata da conoscerne alcuni e infine prendere la decisione di accollarmi una bella iniziativa che ha già raggiunto un mese circa di vita e devo dire che sono molto contenta. Si si tratta della ColorMeCollab per la quale ho creato il profilo apposito.

Una collaborazione tra artisti, uno posta la lineart e noi altri la coloriamo, in un arco di tempo di 10 giorni 🙂 è possibile vedere i risultati del #CMC1 #CMC2 e #CMC3 e sul profilo si trova il link alle regole e alla timeline.

Chiunque può partecipare e prenotarsi un posto per vedere la sua opera colorata dagli altri. Ci si confronta, si impara e si collabora. Io penso che una delle cose più importanti per un artista sia fare rete, e essere parte di una rete. Non siamo soli e più persone a noi affini conosciamo, più ci divertiamo. Si tratta del saper vivere, e quando si parla di arte le stupide rivalità non servono, perchè quando lo si fa col cuore, ogni pezzo è diverso, siamo tutti unici e la presenza di un artista bravo non limita la nostra fantasia.

Tsu mi ha dato l’opportunità di parlare e confrontarmi con alcune artiste bravissime, i cui lavori sono spettacolari, persone normali (o super) con cui forse non avrei mai avuto il coraggio di parlare, ma poi alla fine le artiste sono tutte delle tenerone 😛

Si tratta di un’iniziativa molto divertente che ha prodotto già molta arte, e cosa c’è di meglio? Di seguito le mie entries fino ad ora:

colormecollab_1 colormecollab_2 colormecollab_3

Oggi ho preso a colorare la lineart numero 4, una cosa molto carina e “semplice” in cui sto provando a sperimentare un po’ alcune cose 🙂

Ecco una gif che dimostra che nonostante ci voglia un cristo…. forse sono riuscita a trovare un programma che non crashi mentre uso photoshop!! Posso riprendere a mettere video di work in progress su youtube!! O magari semplicemente creare gif come questa in cui molto semplicemente si vede come coloro e sfumo 🙂

colormecollab _gif

facile eh?

Se vorrete unirvi a noi su tsu, anche solo per curiosità, seguite il link e registratevi tramite il mio profilo, dato che per iscriversi serve l’invito 🙂

Buona serata

Maria♥

[eng] ColorMeCollab project

Hey friends!

How are you? it has been a while, I know, but well I’m busy 😛 I’m having fun on tsu.co  a social network i’ve started using few months ago, it’s is a very fun place to be fair. It’s meant to pay you for your original content, yeah well it’s not a lot fo money and all, bit if you interact, are friendly and post often they pay you once you reach 100$, so if you think you want to join, click on the link above and be my guest 🙂

But i’m not here to talk about money, more about the amazing and nice people i’ve met there *^* i’ve met interesting, funny, and very artistic people, someone is very nice really and they put a smile on my face often 🙂

In this nice place that is tsu i’ve decided to start a project, something to put together artistic souls and to have a bit of fun, the ColorMe Collab project, for which i created the profile.

Basically what we do is an artist posts a lineart and all the other color it, well the ones who can do it in the 10 days span we gave ourselves. The old linearts tho are always free to be colored 🙂 on the profile you’ll find both the rules and the timeline. Everyone can join, just create a profile on tsu and be my guest 🙂

I’ts fun, it’s creative and it has reached its first month of life, so if you want you can check out the #CMC1 #CMC2 and #CMC3 results it has been really a lot of fun, and also I’ve met nice people with warm hearts.

Tsu has given me the chance to meet people who i wouldn’t have rpobably talked to, maybe too shy or afraid, but you know what? Artists need to collab for the sake of art, because art is something great and it helps us so much in grey days…so we need to treat it well.

I’m very thankful to the ones i’ve met there, and to the ones that joined me in this, it’s nice and i’m having fun.

These are my entries for the colormecollab till now, still no lineart by me ahahah

colormecollab_1 colormecollab_2 colormecollab_3

Today I’ve started coloring the  lineart n 4, very simple and cute, but it will give me a chance to experiment a bit.

In the following gif you can see two things, 1 the way i put colors and smudge them very quickly, 2 i found a program to record myself without it all dying on me!!!! It means i’ll be able to make more wip gifs, and also…maybe put some youtube videos again! 😀

colormecollab _gif

more to come soon guys i’ve started also another little thingy 😀

have a great time, thank you for reading and once again, if you want to join the ColorMeCollab , join me on tsu and become part of my family 😉

bye now

Maria ♥

Diario di bordo 4

Buona sera, e ben ritrovati cari lettori…

si lo so avevo promesso avrei scritto il diario di bordo giorno per giorno, ma la missione è fallita quando venerdì siamo rientrate a casa sfinite e scaricando le foto abbiamo letto “799 file…” non ce la potevamo fare!

Per questa ragione vi scrivo oggi, ancora in pigiama, dalla mia scrivania di casa…rientrata ormai dal viaggio ma pronta ad una nuova avventura (?) chissà quando.

DAY 6: 4 Settembre 2015

La mattinata è iniziata lentamente, tant’è che siamo giunte alla nostra meta finale solamente alle 12:20. Ma procediamo con ordine. Ci siamo svegliate mediamente presto (come ogni giorno) e abbiamo valutato dove volessimo andare. Purtroppo per mia sorella ho stroncato piani più alti e interessanti per optare per il Castello di Praga. Che in teoria non è male, ma lei voleva vedere altro e di più. INGORDA!

Tant’è che volevamo assolutamente trovare un panificio, per comprarci il pane per il pranzo e magari qualche sfizioseria dato che come abbiamo detto nei precedenti diari, a Praga la pasticceria e la pasticceria salata sono di alto livello persino nei market. Abbiamo cercato su google perché a quanto pare la sorellastra non voleva prendere i dolcetti e il pane in un potraviny solito (cioè in un market dove già non eravamo state deluse prima) ma voleva un vero painificio. Risulato? Passeggiata inutilmente lunga, fino alla fermata successiva del bus/tram. Per la prima volta abbiamo preso un bus, vanno alla grande come i tram, precisi negli orari quasi al secondo, e non esiste lo sbattimento di chiamarli o doversi ricordare di premere per farli fermare.

Comunque alla fine abbiamo trovato una sorta di panificio, comprato panini e due cosettine salate, poi siamo passate per un market e abbiamo comprato del companatico per i nostri panini prima di rientrare a casa e confezionare un pranzo al sacco così composto:
– panino gouda, cotto, insalata e pomodorini
– panino gouda petto di pollo (arrosto?) e insalata
– panino gouda, salame e insalata
– patatine gusto boh e acqua

Tutto pronto siamo partite.

Stando che il nostro amato 22 arrivava fino al castello, non abbiamo dovuto fare altro che stare sul tram fino a destinazione per una misera mezz’oretta, e una volta giunte ci siamo ritrovate sul cucuzzolo della collina, con un vento che faceva raggelare il sangue. A noi…a gli altri apparentemente no, perché mentre mettevamo la giacca a vento, altri erano in pantaloncini e maglietta leggera. Mah.

DSC_1348Comunque ci siamo avviate verso l’ingresso, subito notando la sagoma della cattedrale, che come anni fa mi è sembrata quasi di cartone per come si stagliava nettamente sullo sfondo azzurro, e nuvoloso al tempo stesso, del cielo di Praga. Uno spettacolo quasi surreale che vale da solo il viaggio verso questa parte della città.

Prima ancora di addentrarci per le piazze reali, ci siamo dirette all’entrata del giardino, dato che era già ora di pranzo e il nostro stomaco cominciava già a farsi sentire…già lo aveva fatto mentre preparavamo e assaggiavamo i panini a casa poco prima…

Peccato che proprio accanto all’ingresso un cartello ci abbia attirate…in un piccolo recinto (fatto di filo verde) c’erano dei rapaci ammaestrati messi lì appositamente per fare le foto con i turisti. Con 100ck si poteva prendere in mano un rapace a scelta e farsi fare la foto con lui/lei e persino accarezzarlo. Si poteva rinunciare? No ovviamente! Andiamo quando ti capita di prendere un gufo reale in mano? e un aquila? MAI! Un falco magari, se uno si iscrive ad un corso di falconeria qui in Sardegna…ma comunque io non penso che lo farò presto (purtroppo). Non vi dico le facce disgustate/preoccupate delle persone che li vedevano lì legati. oh no poverini, in uno spazio così piccolo. E ho sentito anche italiane e italiani dire baggianate simili  quindi non ho capito male io…

SVEGLIA ACCALLONATI/E sono animali ammaestrati, sono abituati a stare “legati” così come lo sono i vostri cagnolini che portate al guinzaglio con tanta fierezza. Semplicemente questi sono rapaci! Si certo gli uccelli stanno meglio in cielo…e mazzate varie, ma ci sono moltissime ragioni per cui tali specie vengono ammaestrate, e monitorate, e stanno accanto all’uomo…e non devo certo stare qui a spiegarvele...INOLTRE questi animali erano in salute, e evidentemente molto amati. Sicuramente un’aquila con becco di 10cm buoni e apertura alare di 2m e mezzo non si fa mettere la cuffietta mentre il suo falconiere lega il laccetto con la bocca, se non fosse amata e si sentisse minacciata…lo sapete si che gli uccelli usano, becco, artigli e ali per scacciare le minacce? Provate voi a farvi dare uno schiaffo da un’aquila reale poi ne riparliamo…la funicella per cui era tenuta di certo non le avrebbe impedito di liberarsi. Il gufo reale poi…è tornata a posto da solo, senza essere legato immediatamente...tanto si sentiva “maltrattato” dal suo padrone che ha potuto più volte mettergli le dita nel becco e sul viso per farlo voltare.

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L’esperienza comunque è stata impagabile, abbiamo potuto vedere degli esemplari magnifici da vicino e persino accarezzarne il petto. Le foto che ci ha fatto la tipa sono oscene, causa soggetti brutti…ovvero io, sono uscita così brutta che ve le risparmio, quelle che ho fatto a mia sorella sono decisamente migliori ma temo le vedranno solo gli amici di facebook. Eccovene un assaggio! Alexandra era un’amabile donzella da 5.5kg potete vedere l’ammirazione, nonché lo sforzo, dipinti sul volto della povera umana.

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Finito il momento aw, abbiamo camminato per il meraviglioso parco e siamo andate a mangiare, dall’altra parte del giardino, così da assicurarci di vederlo tutto… e avvicinarci ai bagni (strano…amo spendere soldi inutilmente per pisciare). I nostri panini erano molto buoni, e inoltre abbiamo avuto l’occasione di vedere all’interno di questo “magico” giardino, una farfalla che impollinava tanti fiori alla velocità della luce (e che per fortuna sono riuscita quasi a catturare bene con la mia macchina…thank you modalità sport) e persino uno scoiattolo che sta volta ho fotografato…sfocato ma ce l’ho!

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Insomma il parco è stata un’esperienza decisamente positiva…prima che iniziasse quello che la dongsaeng ha amabilmente definito “la palla”…tant’è che le centinaia di foto le ha comunque fatte lei eh…

Abbiamo pagato il biglietto d’ingresso, MEA CULPA mi inginocchierò sui ceci per questo, scegliendo il  percorso B, non fateloscegliete quello A tutto compreso, tanto si fa in tempo e le cose davvero interessanti da vedere sono là… ma io pensavo non ci fosse tempo e così….ci siamo perse la villa che era l’unica cosa che non si poteva vedere singolarmente. Ci è totalmente sconosciuta la ragione ma mia sorella mi avrebbe volentieri ucciso per questo.

faccio un appello:

DSC_1596AAA cercasi fidanzato per sorella disposto anche a portarla a Praga per viaggio romantico e visita alla pinacoteca e alla villa lì al Castello di Praga!!!

Per evitare espressioni quali quella nella documentazione fotografica qui al lato.

 

 

La prima cosa che si vede entrando è la cattedrale, e tutti fanno la foto da sotto l’arco dove è praticamente impossibile prenderla, mentre dalla piazza poco più in là si riesce a fare la foto intera…ma chi eravamo noi per fare le diverse? ovviamente abbiamo fatto la foto come gli altri poi siamo andate oltre. Col biglietto si entra e si passano i tornelli delle attrazioni per cui  avete pagato, e in teoria ci vogliono 50 corone in più per il pass da fotografi…che io ho pagato come una perfetta idiota mentre TUTTI gli altri sicuramente no…e nessuno, dico nessuno mi ha chiesto di mostrare il pass. Dai…sono soldi buttati, e non se li meritano neppure, perchè, sinceramente? le esposizioni di ciò che abbiamo visto erano abbastanza ridicole! E comunque nei musei non si sarebbero potute fare neppure col pass… MAH.

La cattedrale sempre spettacolare, e sta volta grazie alla visita precedente la museo di Mucha abbiamo notato tra le tante vetrate quella da lui ideata…e ovviamente la differenza si nota eccome, era stupenda. Le foto dentro la chiesa sono in totale 87 dopo aver cancellato quelle uscite troppo male, ma non ve le mostrerò tutte ahaha diciamo che queste dovrebbero rendere l’idea egregiamente:

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Successivamente visitata la piazza abbiamo visto un’altra chiesa (meh) e il castelloè vuoto e in realtà se posso vi consiglierei di saltarlo se non avete tempo e volete vedere altro, perché si gira attorno ad una sala vuota, si vedono due cosettine due…e poi si esce, è vuoto, la sala del trono è triste come triste è la corona che sembra una di quelle che vendono con i pacchi per le bambine in edicola…

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p.s. quella in foto è una tipa a caso, affari suoi che era lì!

Successivamente, dopo aver amaramente scoperto che non potevamo vedere altro siamo andate verso il Vicolo D’oro, una stradina dove delle case piccole e basse sono state arredate (a suo tempo) dai proprietari e aperte per essere mostrate con arredi d’epoca in una perfetta ambientazione. Si poteva affacciarsi in alcune di esse e vedere gli arredi, mentre altre erano adibite a negozietti di oggettistica di vario tipo, soprattutto artigianato locale, tra ceramiche, gioielli e argenteria varia, e burattini. Tra le varie porte però una ospitava una scala a chiocciola da cui si accedeva alla galleria della difesa delle mura del castello. Due piani di esposizione di armi e armature, riproduzioni artigianali costruite e forgiate in base a disegni d’epoca. Ovviamente comprendenti anche alcuni elmi mai esistiti…ma pazienza…il vero problema della galleria era la totale mancanza di capacità di esporre qualsivoglia oggetto. Tutto pieno di riflessi, tutto troppo esposto alla luce sia solare che delle lampade poste in corrispondenza delle finestre… in un mix di tristezza e  oppressione. Una delusione insomma. Nonostante le opere esposte fossero davvero interessanti. Tutte le altre abitazioni erano deliziose *^* ♥

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Una volta uscite dal vicolo d’oro abbiamo visto una torre, e davanti ad essa un cartello “Museo del giocattolo” beh… la volta scorsa lo saltammo, ma sta volta siamo volute entrare, rischiava di essere la cosa più importante di tutta la giornata. E infatti, dopo scale, scale, scale, polmoni in terra, scale, abbiamo pagato il biglietto e iniziato la visita del primo piano (si fa per dire saremo state come minimo ad un 3-4 piano in quanto ad altezza). UNA MERAVIGLIA. La collezione più bella di miniature di giocattoli d’epoca mai vista prima. C’erano ambientazioni, case delle bambole, giocattoli meccanici, e persino alimentati a motore a vapore. C’erano orsacchiotti di peluche e moltissime bambole di pezza e porcellana. E infine un secondo piano interamente dedicato all’esposizione di Barbie. Ma avete mia visto tante Barbie insieme? Noi no, dalle più vecchie alle più recenti, passando per Barbie famose e riproduzioni di personaggi dei fumetti e del cinema. Davvero ogni pezzo in quel museo valeva il biglietto pagato... siamo entrate ad un’ora dalla chiusura e l’abbiamo fatta tutta spremendo fino all’ultimo secondo… uscendo da lì con i piedi a panino e gli occhi a cuoricino!

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Subito fuori una statua in bronzo (?) di un giovine virgulto ha attirato nuovamente la nostra attenzione, solo che un particolare spiccava…anzi brillava proprio. Il suo pene! Era…pulito, niente ossido, e perché? perché la gente lo tocca “porta fortuna” abbiamo sentito dire alla guida. NO, non è che siccome una persona mentalmente instabile lo tocca una volta quello automaticamente diventa un pene magico. EBBASTA con ste cazzate del palpare le statuee poi le monetine? Vogliamo parlare delle monetine? Sti stronzi di turisti le lanciano OVUNQUE vedano un buco, cioè…dentro la sala delle torture…dentro il pozzo delle torture e anche dentro la cazzo di latrina. Ragazzi, ma…sarò io però non è che se vedete un buco, un pertugio,un vano, un incavo dovete lanciare monete Innanzitutto siete rincoglioniti perché già non se le meritano…e poi non era un “vorrei tornarci?” non si esprime un cazzo di desiderio lanciando una moneta in un cesso medioevale o…dai…davvero? Il pozzo delle torture? Smettete di respirare il mio ossigeno…se fa..

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Con fatica siamo poi rientrate a casa passando per un delizioso negozietto con dentro due ragazze talentuose e carinissime le cui creazione potrete vedere qui e sulla pagina troverete il sito internet . Non vi dico di capire ma di guardare tra le foto, sono tutte cose fatte a mano, ideate e realizzate da due sorelle. Davvero oggetti di rara bellezza per quanto mi riguarda, e noi ci siamo portate via due pezzi 🙂 Una collana con un corvo e una con un petalo di iris.

Dal cinese accanto abbiamo preso anche due cosettine e poi dritte a casa a fare le larve e cenare.

DAY 6 AND 7: 5 e 6 Settembre 2015

Non c’è davvero molto da dire, per questa ragione accorpo le due giornate in una sola parola : DORMIRE, no anzi lasciate che ne usi un altro “paio”:
– poltrire
– shopping alla LIDL
– fare la muffa
– pisolino
– valigia
– cena vabbè…io no
– film
– ansia notturna e mattutina
dimenticaggio (neologismo) panini in frigo
– arrivo aeroporto in orario
– aereo
– bava
– casa  alle h 16:00 circa
– cibo in abbondanza
– morte apparente fino alle 23:30
– cena
– morte apparente fino alle 8:30 della mattina di lunedì 7 Settembre 2015.

Con questo ermetico sunto finalmente vi lasciamo…sperando che le foto (moltissime) siano state di vostro gradimento e rimandando all’album su facebook per chi ne avesse la facoltà

Buona notte

Sorelle sfighelle  are OUT

 

 

 

 

 

 

Diario di bordo 3

Buona sera vermetti gommosi,

oggi vi scrivo relativamente presto, per raccontarvi la giornata odierna…ricca di foto e di mal di piedi e palpebra calante. Infatti sarò breve!

DAY 5: 3 Settembre 2015

La giornata è iniziata temendo il freddo, e la pioggia incombente, tutta colpa del meteo che ci ha fatto terrorismo psicologico da ieri. Beh il freddo oggettivamente lo abbiamo percepito…la pioggia deve ancora arrivare. Ma noi saremo nei nostri lettucci.

Vestiteci a cipolla siamo partite alla volta di Vyšehrad, un enorme area per lo più verde, dove volevamo visitare la Basilica e il cimitero, oltre che goderci il verde appunto.

DSC_1263Siamo scese davanti ad un delizioso parchetto, per una volta senza aver alcun problema con i tram, godendoci un po’ di inaspettato sole, e di prati, sul lungo fiume. Abbiamo velocemente consultato la cartina e abbiamo deciso di fare un piccolo giretto andando prima verso nord  per poi tornare alla nostra meta originaria utilizzando i mezzi, presumibilmente il tram.

Subito una chiesa ci ha colpite e abbiamo deciso di allungare un pochino e circumnavigare l’isolato per vederla. Aveva un aspetto antico ma delle strane “guglie” (eh?) moderne/contemporanee che assomigliavano a due vele, quindi non siamo riuscite a resistere :D.  Sembrava una mission impossible all’inizio, perché vedevamo solo mura e nessun ingresso, ma facendo un giretto abbiamo deciso che almeno ci stavamo godendo un po’ il paesaggio. Lasciatevelo dire Praga è incredibile, si lo so che lo sapete tutti, ma per noi che siamo un po’ fissate con dettagli architettonici, o colori e forme particolari, ogni angolo è un pezzo di paradiso. No le zone battute e ribattute dai turisti non ci piacciono tanto, troppa gente, disordine, puzza…quelle migliori sono le strade dove passano solo i locali, dove comunque ti giri se sei vicino al centro o meno, vedrai dei palazzi riccamente decorati…anche se dentro ci sono solo semplici abitazioni o uffici…o le scuole materne.

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Seguivamo la cartina e tutto andava come nei piani, l’unica cosa negativa oggi è stata che per tutto il tempo abbiamo avuto sia freddo che caldo. La giacchina no che fa freddo, il giubbotto si ma non sotto il sole, la manica corta solo se ti senti sportiva…e alla fine eravamo ora sudate ora infreddolite. Ma vabbè sarà il tempo pazzerello, sole cocente, nuvoloni e brezza gelida.

DSC_1336Salendo salendo una salita ripida ripida , di una strada sinuosa sinuosa, ci siamo imbattute nelle mura esterne di un edificio stupendo e gigantesco che è ora adibito a hotel…mego…ma una roba esorbitante. Giusto per confermare che a Praga anche edifici “normali” hanno i tratti del grandioso.

Guardate gnagna_dongsaeng com’è nana rispetto alla zoccolatura inferiore del muro!

Proprio davanti al mastodonte abbiamo notato però una porticina. YE l’ingresso per la chiesa, eravamo proprio alle sue spalle, e solo entrando abbiamo notato trattarsi di un… convento? Qualcosa del genere.

Sta di fatto che pagato il biglietto ci siamo ritrovate all’interno di una di quelle chiese con annessi ambienti di vario tipo, tra cui cucina e refettorio e altri di servizio, tutti affacciati su un corridoio che circondava un piccolo chiostro fiorito.

Il chiostro era molto bello, e mi ha ricordato vagamente quello di San Domenico a Cagliari. Sono tutti simili i chiostri direte voi…è vero, soprattutto quelli coperti con volte a crociera, ma era più che altro una questione di feeling… Giunte alla porta laterale della chiesta siamo entrate in un ambiente enorme e completamente vuoto fatto salvo gli arredi…pochi. Ah che meraviglia, una chiesta gotica tutta per noi, in silenzio, senza teste in mezzo alle foto, senza aver paura di commentare tutto! Una vera meraviglia che è di certo valsa la piccola deviazione.

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Ripreso il cammino alla volta del parco di Carlo, abbiamo finalmente trovato la larga strada che proseguiva verso il fiume e al cui incrocio sta la famosa Casa Danzante. E che, vai a Praga e non fai neppure una foto a sto palazzo dem…particolare? Per forza dovevamo fermarci anche noi a fare qualche scatto. Peccato che tutt’attorno tra i palazzi che si affacciavano sul fiume…lui, quello danzante, era proprio il palazzo meno interessante del circondario. Si certo una maestria dimostrata nella lavorazione dei materiali e nell’incontro di linee sinuose…ma l’art déco ragazzi, l’art déco è davvero impossibile da battere. Chiudi gli occhi per un istante e quando li riapri c’è un dettaglio che poco prima ti era sfuggito. Però noi l’abbiamo fatta sta benedetta foto e ora ve la beccate!

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Finalmente, adempiuto al nostro dovere di brave turiste (in quell’isola di traffico c’era una quantità decisamente ridicola di persone che si facevano le foto con sfondo bottiglia accartocciata) abbiamo mosso i nostri passi verso la fermata del tram...destinazione fermata del tram da cui eravamo partite…quella più vicina al parco di Vyšehrad, o almeno così pensavamo. Beh vicine eravamo vicine…in linea d’aria, ma un muraglione separava i nostri corpicini infinitamente piccoli, da ciò che volevamo visitare.

DSC_1447Abbiamo rischiato di perderci, infilandoci in un giardinetto e seguendo le viuzze all’interno, alla disperata ricerca di un fantomatico ingresso secondario al parco… sembrava esserci, doveva esserci! Poco importava se quella stradina sembrava un vicolo cieco e quel buco là in fondo sembrava un covo per drogati.

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Pur tuttavia spinte dal coraggio, e dal fatto che da vicino le gallerie erano molto più luminose di quanto sembrasse, e soprattutto molto più corte, ci siamo addentrate. Certamente ad aiutarci ulteriormente è stata la presenza estemporanea di altri avventori del parco incontrati pochissimi metri più a vanti, tra cui bambini in gita e mamme con passeggino. Bene…siamo salve, è un luogo per bambini.

DSC_1459A questo punto la macchina fotografica era stata lasciata in consegna alla piccola gnagna, che come vedete ama la foto un po’ sfumè…è arte voi non capite! In ogni caso la priorità massima era la ricerca del bagno, così abbiamo seguito le indicazioni. Poco sapevamo che in svariati ettari di parchi e parchetti, pieno di edifici e ristoranti ci fosse SOLO UN BAGNO, e che il suddetto fosse proprio all’ingresso. Dov’eravamo noi? sul retro…ovviamente. Quindi ce lo siamo attraversato tutto quasi di corsa per trovare i cessi…che non erano a pagamento ma c’era la tipa che raccoglieva le offerte. Insomma… era a pagamento, come molti bagni qui…

Almeno avevamo trovato la basilica, e così subito dopo il wc abbiamo potuto visitarla. Una bellezza! Una piccola chiesa in realtà, ma insignita in passato del titolo papale di basilica minor. DSC_1478 DSC_1479 DSC_1488

La decorazione interna urlava horror vacui da ogni angolo, eppure lo faceva con elegante sobrietà. Era ricoperta di affreschi dalla base delle colonne e pilastri a fascio alle vele delle volte a crociera, eppure non si aveva una sensazione di pesantezza, era tutto misurato, tutto elegante, e delicato. Gli angeli tutti dalle fattezze femminili sembravano opere di Mucha, o almeno così lui le avrebbe vestite, e nel trionfo dell’art nouveau siamo rimaste con i nasi all’insù per svariati minuti!

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Subito accanto alla chiesa un piccolo cimitero ricco di opere davvero notevoli, che valeva decisamente la pena di vedere. Molto bello il porticato che correva per due dei suoi lati, proteggendo alcune sepolture con opere maggiori. Il numero di foto fatte oggi è imbarazzante, e la selezione è stata ardua >w<

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DSC_1571Finalmente  si era fatta ora di pranzo e dopo un piccolo panino ci siamo rilassate un po’ tra statue di grosse dimensioni e un numero impressionante di mamme con passeggino.

Oh ma qui vanno sempre in coppia…

che ci sia un club delle donne incinte? Possibile che ste donne facciano figli in compagnia di amiche e parenti? Tutte giovani e tutte sempre con un’altra mamma al seguito. Mah…

Comunque tra tutte, questa statua con una giovane ragazza mi ha colpito particolarmente, la struttura dell’anca e la plasticità della posa mi hanno portato a farle una foto da vicino,e continuo a trovare che sia tra tutte una delle migliori di oggi 🙂

Poco dopo ci siamo allontanate alla ricerca di un prato dove stenderci un po’, non notando che in pratica ci siamo dovute fare un giro enorme e siamo finite da tutt’altra parte….parte tra l’altro che non aveva una cacchio di uscita!

RISULTATO?

Si ci siamo perse…cioè, vedevamo la strada in basso ma il dedalo di stradine e viuzze subito fuori le mura del parco ci ha letteralmente fatte impazzire, tra salire e discese, scale e spazi angusti, cominciavamo a perdere le speranze, valutando l’idea di lasciarci ruzzolare giù dal pendio con la speranza che un albero ci avrebbe fermate prima di incontrare l’asfalto e i binari del tram.

Avevamo una missione però! Oggi, a tutti i costi dovevamo riuscire a vedere anche La Galleria Nazionale in cui è  custodita la Slav Epic, epopea Boema in 20 grandiose tele di Mucha, e il Lapidarium, dove sono conservati i resti di molte decorazioni e costruzioni della città, nonché le meravigliose statue originali (ciò che ne resta) del Ponte Carlo, sul quale ora tutti impazziscono per le copie…probabilmente neppure sapendolo. Che poi, vabbè…copia o no, non è certo questo l’importante.

Diciamo che oggi è stata la giornata dei giganti, un parco gigante con statue decisamente oltre la dimensione reale, e ora le foto mostreranno…due esposizioni tra le più grandi (in fatto di dimensione e di emozioni provate) che abbia mai visto dentro uno spazio espositivo chiuso. Battute solo dai Budda che vidi quando visitai Seoul e il suo museo nazionale…quelle si che erano mastodontiche! No il Louvre non conta, perchè la sensazione è diversa…lì il palazzo fa molto e le opere hanno dimensioni svariate 🙂

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Un’esposizione fatta con le palle, meravigliosa, illuminazione adatta a godere appieno delle enormi tele realizzate dalla squisita mano di Mucha, che ha lavorato su esse fino a pochi giorni prima di morire. La storia della Rep. Ceca raccontata in modo delicato e forte allo stesso tempo, con soggetti che sembrano quasi fluttuare su sfondo ricchissimi di particolari. Come in ogni sua opera i modelli avevano esattamente la posa che lui aveva pensato, e i personaggi  sono fortemente caratterizzati al punto di rapire il visitatore, con quegli occhi che sembrano quasi trapassarti e portarti ad entrare nel quadro . Solo alcuni soggetti ben precisi guardavano in camera, ed era impressionate notarli tra la folla.

La sala espositiva era davvero enorme, e spoglia, solo le opere parlavano, e l’unico altro suono era quello dell’acqua dei numerosi deumidificatori e quello dell’otturatore della mia macchina fotografica. Ci avrei passato forse delle ore, ma purtroppo cominciavamo ad assomigliare più a zombie che a turiste… zombie estremamente ammirate s’intenda! Questa esposizione è valsa di certo l’intero prezzo del biglietto che mi pare fosse di 180ck per me…

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L’ultima tappa è stato il Lapidarium… gestito da delle simpatiche vecchine che ci hanno fornito anche il foglio con le spiegazioni in italiano prima di lasciarci visitare in pace e solitudine le poche ma decisamente ampie e ricche sale. Certo una ci seguiva per accertarsi che non facessimo danni…ma in modo discreto e mai fastidioso… devono aver avuto a che fare con turisti cani…non mi sorprenderebbe…

Commento veloce? Uno spettacolo, ogni pezzo di pietra, e di storia là dentro vale il tempo trascorso a guardarlo e anche di più. La sensazione avuta davanti ai quadri di Mucha è però stata sostituita da una leggera angoscia mista ad ammirazione, perché davvero…quando le statue sono così imponenti eppure così naturali nelle pose, e non troppo distanti dalla dimensione reale, la sensazione che si ha è che possano muoversi da un momento all’altro… e una sala piena di personaggi vi fa sentire piccoli ed insignificanti, facendo scorrere quel leggero brivido giù per la schiena. Non posso certo metterle tutte qui…ma ne ho fatte 67 all’interno e saranno state si e no 5 sale XD

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Tornate a casa ci siamo sfondate di patatine al ketchup e al formaggio, due pan au chocolat, e uno sfilatino al formaggio (dovevamo rifocillarci ok?)…e poi verso le 22 una pasta al “merluzzo”(?) e porri delicatissima, che però abbiamo dovuto far entrare a forza…perché avevamo già scongelato il pesce e le porcherie prima non erano state messe in conto.

Bene…avevo detto che mi sarei spicciata oggi col diario di bordo , e invece ci ho messo un sacco anche oggi.

Scusate ma abbiamo visto delle cose belle e volevo condividerle con voi…un po’ portarvi in viaggio e farvi vivere un’esperienza virtuale con le mie foto.

Spero questo diario di bordo, insieme agli altri, sia interessante per qualcuno, o almeno vi faccia sorridere 🙂

un abbraccio

Maria :3

 

p.s se ci sono strafalcioni è perché son stanca morta e come al solito la sorella monella ci ha abbandonati da un bè ….ronfa alla grande mentre io sto qui a ghiacciarmi il culo sulla sedia.

p.p.s. le foto sono mie, il fatto che non siano firmate non significa che potete usarle a piacimento…

Donna in abito sardo

ENGLISH VERSION HERE

Buon giorno cari lettori...

oggi vorrei condividere con voi il lavoro fatto per disegnare, inchiostrare e colorare la mia dama in abito tradizionale sardo.

Si è trattato di un lavoro lungo, diviso in vari step, che si è protratto per diverse settimane…causa vita e causa altri interessi. Quando ho un lavoro così grande davanti tendo a spaventarmi ecco…

Il tutto è iniziato una notte, sedevo al mio pc e ho realizzato che non avevo mai disegnato una donna in abito sardo. Che razza di persona sono? Sono degli abiti stupendi e hanno così tanti dettagli e colori, almeno un tentativo dovevo farlo no? Poi ho disegnato una donna in abito tradizionale Coreano (Hanbok) diversi anni fa con risultati pessimi come potete vedere, quello sfondo fa uscire sangue dagli occhi…l’abito invece non era male (ho 30 foto degli step by step),             DSCF0192 e non ne ho mai disegnata una che indossasse l’abito tradizionale della mia terra? Non poteva andare, le cose non quadravano.

Sono andata a letto con questi pensieri e la mattina dopo mi sono cimentata nel disegno. In alcune ore era fatto. In realtà la posa e la ragazza con un abito generico non mi hanno preso tempo, cioè era da molto che non disegnavo eppure ricordo che è stato veloce (infatti la faccia poi faceva cagare…ma vabbè). La parte più lunga è stato decidere come fare l’abito.

Non ho usato alcune reference. Nulla, non trovavo nulla che mi piacesse, nulla che nella mia mente facesse cliccare quel non so ché, e infine ho deciso di fare di testa mia. Per questo vi dico questo abito tradizionale sardo NON ESISTE non così non in queste forme, è una mia libera interpretazione (prima che a qualcuno venga in mente di parlare di falso storico o che so io). Parte fondamentale hanno giocato gli abiti di Buddusò, il più simile a questo, e di Dorgali, a cui si sono aggiunti tutta una serie di dettagli presi a destra e manca.

Quindi in soldoni questo abito così composto dubito esista da nessuna parte, ma va bene così, perché l’arte a mio parere non deve essere imbrigliata, non vuole ovviamente essere una riproduzione fedele, non avevo abbastanza materiale perché lo fosse. Si è trattato piuttosto di un esercizio di stile, di un mettersi alla prova con cose davvero complesse e un voler tentare di prendere in mano la tavoletta grafica ancora una volta.

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In una prima fase la giacca era chiusa con i nastri come un corsetto, ma non mi piacevano affatto e così li ho cambiati con una chiusura a gancetti, che ho visto su altri abiti, erano orribili i nastri >w< ma mi sarebbero piaciuti! Per il resto la parte più lunga in fase di disegno è stata l’inchiostrare il tutto, un lavoro lunghissimo e per chi mi consce la pazienza è davvero poca, per questo molte parti si sono inesorabilmente rovinate nel prcesso (aka il naso, e molto gioielli) poi il fatto che disegni sempre in A4 non aiuta per nulla!

Vi do un consiglio spassionato...disegnate su fogli grandi se dovete fare questo livello di dettaglio >w<

ok ora smetto di parlare e mostro velocemente una carrellata degli step, scrivendo giusto due cose per ognuno! 😀

donna sarda wip 1 firmaLa prima cosa che ho fatto è stata selezionare da varie foto che mi piacevano i colori base e le ombre. Come è facile vedere ogni parte del disegno aveva almeno 3/4 colori di riferimento a cui in corso d’opera se ne sono aggiunti inesorabilmente degli altri, specialmente per i gioielli :3

 

 

 

 

 

 

 

donna sarda wip2 firmaHo poi colorato ogni parte di vestito e di donna con il proprio colore base (tranne i capelli, quelli li ho fatti tutti insieme senza accorgermi) perché avevo decisamente intenzione di usare le maschere di ritaglio, non potevo lasciare che il lavoro fosse più complicato di così.

Come potete notare lo sconforto era tanto ed ero solo all’inizio °O°

 

 

 

 

 

 

donna sarda wip 3 firmaSuccessivamente ho ombreggiato la pelle, su un layer diverso dal colore base, e lo stesso ho fatto per ogni singola parte. Per ogni livello di colore base esiste infatti uno o più livelli di ombre e luci, per alleggerire il lavoro di sfumatura, perché il mio pc tende a prendere fuoco se sfumo su colori pieni…

Le reference di gioielli mi servivano per ricordarmi cosa mi aspettava. Il collare ha perso il gioiello che era in realtà a forma di cacchetta…

 

 

 

 

donna sarda wip4 firma2

Mi  sono poi dedicata a dettagli più cazzuti, come i ricami della giacca,e la camicia. Quella camicia mi ha davvero fatto penare, è difficilissimo rendere le pieghe poi io non ho pazienza e come noterete il tutto è ancora molto approssimativo. Immaginate quanto ci mettono gli artisti veri a creare capolavori digitali se io ci ho messo settimane per sta cosa!

Ancora più complesso è rendere il filo dorato, già il metallo non è facile ma volendo si riesce, il filato invece è pieno di luci e ombre anche dove non sembra. Il non avere alcun supporto non è stato per nulla facile…mi serviva una reference e ho fatto invece tutto a “memoria” mixando immagini viste *sigh*

quel damascato è osceno lo so…

 

Tutti i passaggi successivi a questo sono serviti a finire la gonna, le maledette pieghe…mai più! Mai più in un disegno con questi dettagli e 600dpi…vengono male e io voglio imparare a mettere i colori senza doverli sfumare accidenti!

In questa fase è presto arrivata la mazzata del “devi ridisegnare le parti cesse non si può far finta di nulla così” e così è stato, ho ridisegnato la passamaneria della gonna, il gioiello al collo e l’orecchino, e le ho persino fatto una plastica facciale.

 dettagli inutili gioiello collo1 freetransform nosejob

E in questa gif potete vedere quando effettivamente sia cambiata:

donna-sarda-wip4

Non so…mi piaceva prima perché era la mia tipica donnina con mento appuntito e nasone, ma non si addiceva a questa veste, non per come avevo cambiato tutto il resto, e così ecco la donnina che si è fatta una rinoplastica non indifferente e si è pure fatta rifare il mento, un po’ di filling…oltre che aver acquistato alcuni cm di collo XD  le magie della tavoletta ye.

Una volta finita lei ho dovuto pensare allo sfondo, non era facile gli sfondi mi vengono sempre una vera schifezza, non ho l’occhio e perdo le proporzioni…ma non potevo lasciare vuoto così ho pensato ad una sagoma di Sardegna (strano non ci sia la 131!) e ad una bandiera, magari del mare per non incasinarmi (mai disegnato mare più carino con 0 impegno)

wip sfondo firma

Ho fatto tutto su un file separato poi ho disegnato mare e cielo una volta uniti i files per non fare lavoro in più (erano le 2 del mattino!!) ho aggiunto due texture grunge che ho trovato qui per dare un po’ di grana al disegno e ho disegnato i ricami sullo sfondo.

Et Voilà

donna sarda finita con bg

Vi lascio inoltre alcuni closeups che mi piacciono 🙂

closeup closeup2 closeup3

 LAYERS TOTALI:
9 + 3 di sfondo
3 + 2 di lineart
27 + 1 colori
= 45 layer totali per 547 MB di dimensione…

Disegno iniziato esattamente 20 giorni fa…dai considerato che ho fatto di tutto in queste settimane non posso lamentarmi 🙂

spero vi sia piaciuto vedere un po’ di dietro le quinte 🙂

Un bacio

Maria 🙂

 

 

I tried Silk!

So hello everybody,

Someone very dear to me linked me this tumblr blog the other day, where a series of very interesting art programs were listed. It is always nice to find a good list of things to try, even more when they are free, and created by a very bright mind.

The whole link had many interesting things I’ll definitely try, but what always gets my attentions are the “interactive online programs” YES! I thought, that one was meant for me, so I clicked on Silk.

The main page says “Interactive generative art Draw something

Well yes of course I will!

The moment you click wherever on the screen you get a black-ish canvas, and moving your mouse around you can clearly see there are most likely two dots in there moving with you, one is your mouse, the other is its symmetric point.

silk main

As you can clearly see the options to play around are few, form the color to the number of points to the type of symmetry. Of course I TRIED THEM ALL!

I won’t lie to you, it is exceptionally fun to play with. Plus if you have some taste it definitely can help you have some nice patterns to use maybe in some of your art. And at the end you can also save your work, and start a new one just by pressing the space bar.

The no rotational symmetry, with the mirror across center activated it’s the easiest one of all options, very much like drawing with your mouse and it’s easy to control where you are going. The best part is that this program doesn’t draw lines, but these weird and beautiful looking clouds of points, they are evanescent, like light, and based on the pressure you put on your mouse (like for how long you keep the left click pressed) the shapes vary and the programs somehow goes on by itself creating more intricate patterns.teschiono

wow2        boh

You can chose the color to work with and even change it while you are at it, each stroke can be of a different color for what you know.

omioddio

What’s even cooler is the fact you not only can choose a colour but you can mix two! No what am I saying, even three! If you drag the color on the other it gives the strokes a perfect blended mix and the pattern becomes definitely cooler 😛

I tried many options, of course, I mean I was playing with this for something like 40 minutes. The more points you choose the more intricate it becomes, the faster you move the more lines you get to see.

The spiral options are amazing for real and you can create mandala like patterns that are extremely relaxing both to look at ant to create. The vibrant colors make it all even better, especially because the black in the background makes it everything stronger.

frattale        woo

verde

I’m completely and absolutely in love with how it works when you simply keep pressing the mouse button and move slightly to a side or the other. The patterns the algorithm of this program has ( I assume) are incredibly beautiful and when it goes on you can only stare at it speechless and stop right when and where you want.

Just note that if you keep pressing on the same spot the lines will overwrite and the whole thing becomes very dense and turn naturally to white. Just like when you got very fast you create the parallel-ish lines that are really cool, in a different way form the smoke-ish look the colors have when you go slow.

ciaone figata      rhtjnryjmyh argh  And for the ones of you as creepy as me, this gives you a chance to see things into the lines you drew. Like In this one I kinda see a demon warrior at the center with her arms spread and a very large pair of sleeves floating, while the lower part it the skirt. Of course my brain builds up shapes even in the complete darkness of the black. I’ll make sure to try drawing this in my style so that you can see ti too…ahaha for me it is so clear 😀

boh4

Lastly let’s not forget how these kind of cool designs would make such cool backgrounds for your art. Used as a texture, drawing it just right, maybe even malign them part of the work iself, takign a portion of it, and putting it in a screen mode or as a pattern too.

It really looks cool

Even just to spend few hours making your brain and heart contented as colors twirl and bend under your eyes.

It is even better than the interactive music programs, because you can do this in absolute silence. Even tho, I would have probably added some sort of sound effect (in an on-off mode of course) like a swhooosh, or a very delicate bell sound. Because when you trace them they seem magic, and you imagine it soundign like magic.

Do you know what i mean?

Try this, I totally recommend it!

 

Maria 🙂

Quick coloured sketch

So, yesterday night I was listening to gnagna_dongsaeng reading and repeating all a bunch of notions for her exam. I could have done absolutely nothing since i had to at least hear her a bit and to be able to interact, plus I couldn’t distract her with videos or something similar…

Writing was out of question of course, and even more writing in English while she spoke Italian in my ear.

Plus to my great joy no one was freaking helping me on Candy Crush Soda, and i was stuck on it too (no one helped btw and i had to pay with those golden things i had for no apparent reason)

Despair was growing inside of me, so I decided that, even if it was very unlikely for me to be able to draw, I had at least to try! Continue reading “Quick coloured sketch”