AAA disegnatori senza paturnie cercasi!
Si, è vero non sono molto attiva sul blog..
ma ho avuto delle cose da fare, delle cose da imparare e delle cose da mangiare ^^
Scrivo questo post perchè non voglio fare un pippone sulla mia pagina facebook , e lasciare che siano solo alcuni a leggere queste riflessioni delle 2:20 di notte, o del mattino?
Nella speranza che a qualcuno possa servire leggerle, che ad una persona un po’ simile a me possa aiutare avere dei punti di vista alternativi.
Di cosa parliamo? Di disegni, di arte, di un anno di lavoro.
problemi da disegnatori:Un anno di disegni
mi hanno portato a realizzare questa immagine, questo accostamento, quasi blasfemo.Ho appena terminato e postato la dolce fanciulla sulla sinistra, una fanart, Gimkhana di Wild Ellie, la trovate sia su facebook che su tapastic, e vi assicuro che ne vale la pena. E così ho pensato di andare a cercare un disegno di un anno fa… non ho trovato nulla di digitale della prima metà di febbraio, ma la sirenetta qui fu la mia prima livestream, ed è del 24 febbraio mi pare.
Notate delle differenze? Io si. Devo ammetterlo, persino sotto questa spessa corazza di pessimismo, e di scarsissimo amore di me, vedo delle differenze. E sono pure sostanziali!
A volte mi pare di non migliorare affatto, mi sento piena di sconforto e vedo solo ciò che di brutto c’è nella mia arte. Che, poverina…parla di me, in una miriade di sfacettature, non è che possa essere bella di punto in bianco no? Non è facile vedere ciò che facciamo e creiamo nella giusta luce, temo.
Quando ripresi a disegnare circa un anno e mezzo fa, di più forse, decisi di aprire una pagina facebook, e di riprovarci seriamente. Ero ferma da almeno due anni, non disegnavo più, non scrivevo più, e devo dire che la cosa non stava giovando affatto alla mia sanità mentale. Necessito di creare almeno quanto di respirare…. e per quanto mi sforzi di colmare i vuoti in altri modi, nulla mi da tanto dolore e tanta felicità e serenità quanto l’arte (che sia figurativa o che si tratti di scrittura). Ebbene nel riprendere in mano la matita, mi sembrò tutto quasi surreale, non sapevo più fare nulla. Le linee erano insicure e tremolanti, le proprozioni andate….inchiostrare pareva uno scoglio insormontabile.
Dov’era finita la Maria che disegnava ogni giorno? Che provava una certa soddisfazione nel condividere i suoi scarabocchi? le piacevano allora quelle linee… e le tracciava con una certa semplicità.
Per capirci, non erano nulla di speciale, non erano certo proprozionati, ne corretti, ma erano pieni di amore, amore per i miei personaggi e amore per i miei racconti. E ancora adesso a guardarli credo non potrei renderli più teneri di così…
La mia percezione riprendendo la matita in mano era quella di essere irrimediabilmente peggiorata, come se fossi tornata anni ed anni nel passato, nulla, non c’era nulla da fare, dovevo ricominciare da zero, reimparare tutto…e ve lo dico, la vedevo grigia, girgissima.
Non ho smesso però, ho voluto disegnare lo stesso. tsu mi ha aiutata moltissimo in quel periodo di ripresa, ho disegnato di più, e avevo qualcuno a cui mostrare ciò che facevo. Ma non mi sono mai sentita all’altezza, non mi sono mai vista migliorare.
Il mondo è pieno, strapieno di giovani e giovanissime autrici e disegnatrici/ disegnatori che mi fanno sentire costantemente inadeguata, mi viene spontaneo pensare “guarda lei, 18 anni e che mano, che stile, che precisione, quanta passione..io invece, 28 anni buttati nel cesso”.
La verità è che io non ho mai studiato (arte dico), non ho mai voluto essere un’artista così fortemente e con convinzione come ora. Ero una a cui “piaceva disegnare” che riempiva la cameretta di disegni, li usava quasi come carta da parati, e chi mi conosce da anni e anni lo sa; però ero una disegnatrice? No, men che mai mi sarei mai chiamata artista… sono un’autrice per un piccolo gruppo di persone, e questo già mi basta…ma da qualche tempo a questa parte per qualcuno sono anche un’artista. E allora lì si che ti pesa vedere come ti sei catapultata in una realtà per cui non hai costruito le solide basi che invece le giovani menti stanno costruendo con cura.
Ci sono dei giorni che quasi piango a vedere quanto inesperta io sia, quanto brutti i miei disegni mi appaiano. Gli occhi, ultimamente ce l’ho tanto con gli occhi, i maledetti volti a 3/4 mi vengono sempre con sti occhi stupidi e irregolari, persone che guardano contemporaneamente ad est e ovest. Eppure mi ricordavo che non avevo mai avuto problemi con gli occhi…cioè non erano bellissimi, ma li disegnavo e via…zero sbatti. Nì, perchè se poi uno va a vedere, gli occhi li facevo si senza problemi, ma venivano cessi… e strabici, mica mi venivano bene sempre.
Ma come costantemente mi ricorda un’amica che non finirò mai di ringraziare, non sono più brutti di ieri… i miei disegni di oggi non sono necessariamente più brutti di ieri, è solo che io mi aspetto di più. Quegli occhi di anni fa erano osceni, solo che a me bastava così. Oggi non mi basto più.
Ogni giorno io mi aspetto di più da me stessa, e in questa perpetua lotta contro Maria (no non la De Filippi), io non faccio altro che pormi obbiettivi che mi sembrano a volte irraggiungibili.
Suppongo che questo sia ciò che provano un po’ tutti i disegnatori, e i creativi in generale, un profondo, costante, ineluttabile, senso di inadeguatezza. Non siamo mai abbastanza per noi stessi, però a volte bisogna provare a farlo quel passo indietro.
A volte dobbiamo sederci un po’ distanti e guardare ciò che abbiamo fatto da lontano, giusto qualche passo fuori da noi stessi e dal senso di grigiore generale.
Sarà allora che vedremo che qualcosa c’è, lì in quella spalla diventata più sinuosa, in quella caviglia che ahimè ancora non è perfetta ma ora ha più senso, in quella piega della camicetta, maledetti vestiti ancora non mi vengono…tho guarda la colorazione è migliorata… e gli sfondi, si quelli sono ancora un tallone d’Achille, però dai…non fanno sanguinare gli occhi , no?
Ecco, scrivo questo post per me, e per chi come me ha bisogno di fare un piccolo passo fuori da sè e verso di se. Un anno di lavoro, di duro lavoro (eppure mi sento sempre pigrissima), mi ha portato a questo, no che non sono migliorata tanto, no questo non è il livello medio di ciò che produco…ma potenzialmente posso ripartire da qui. Se ci sono arrivata una volta, posso farlo ancora, e allora se questa è la summa del mio lavoro fino al 10 febbraio 2017, mi aspetto di vedere qualche miglioramento per l’anno prossimo. Se non avverrà sarò qui a parlarvi della mia sconfitta.
Intanto vi auguro di trovare degli amici speciali come quelli che giorno dopo giorno stanno al mio fianco, non ho bisogno di nominare nessuno, perchè penso che chi mi aiuta tanto lo sappia già. Trovate una persona, almeno una persona speciale che condivida la vostra passione, o che almeno abbia una passione per ciò che fate (non vale solo per i disegnatori eh?!), e lasciatevi supportare, fatelo, a cuor leggero, accettate l’aiuto altrui. Io non lo facevo in passato, ma vi assicuro che crescere accanto a qualcuno, e vederlo crescere anche se a velocità diversa dalla vostra, è un’esperienza bellissima. Aiutate e lasciatevi aiutare, che quando si tratta di creare, non stiamo partecipando tutti ad una gara tra disegnatori o creativi, non sono gli hunger games questi.
Si oggi sto post non segue nessuna regola del web, non è ben scritto, non è breve nè diviso in paragrafi…è sconclusionato e poco interessante, ma non importa, l’importante è il messaggio.
Cari disegnatori, scrittori, scultori, e chi più ne ha più ne metta, sappiate apprezzare il vostro lavoro, quel tanto che basta per farvi andare avanti a sperare ♥
buona notte..o buon giorno… è il caso che smetta
un abbraccio
Maria ♥ aka gnagna_onni