Review: Colour Jam

 COLOUR JAM review in english (soon)

Salve amichetti!

Sono stata via per impegni vari durante il mese e mezzo passato ma sono tornata per una nuova review!

Sta volta non si tratta di cibo, ma di CAPELLI!

Da anni ormai amo avere una parte dei miei capelli, solitamente quelle ciocche delle nuca,  di un colore diverso, sia il semplice “biondo” che mi viene sempre arancione, sia azzardando colori come il blu o il fuxia.

Ho provato fino ad oggi, le tinte Directions e le Stargazer , e le migliori rimangono a parer mio le prime. Assolutamente. Le stargazer sono si dotate di beccuccio, non hanno odori strani i colori sono brillanti…ma su di me si lavano via molto più in fretta delle Directions.

Posto che però non è facile trovarle, e tocca comprarle sul web spesso e volentieri… non è sempre ovvio poter scegliere.

In una profumeria che vende prodotti per parrucchieri qui vicino ho però trovato questa!

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è La COLOUR JAM della HAIR COMPANY nel color Prugna

(il viola p molto più scuro che in foto sorry)

Io non l’avevo mai vista ne provata, ma ho deciso di darle una chance, perchè costava 9,90€ innanzi tutto, ed è un barattolo da 500g, inoltre in una giara di vetro con coperchio (riutilizzabilissima) e con una gamma di colori molto bella. In realtà non sono tutti neon o super fighi come nel caso delle altre due marche, la Colour Jam c’è in toni da capello castano, in rosso, in viola e in lilla (non ricordo altro e sul loro sito non c’è nulla).

Si tratta di una colorazione diretta a base di acidi di frutti, e di quelli ha l’odore. Un profumo davvero fantastico. Non è una colorazione ma una maschera ristrutturante.

Si ma… non è naturale eh?! Scordatevelo, il primo ingrediente è la paraffina, ma da questi colori non ci si aspetta mai nulla in realtà, solo che funzionino.

Dal punto di vista dell’ applicazione è facile…è un balsa20151103_105653mo, capelli lavati e tamponati, ce lo spalmate sopra e poi lo lasciate in posa dai 5 ai 30 minuti.

Non promettono di farvi i capelli colorati così come nei provini, ovviamente dipende dal tono e dalla porosità del capello.

Come pure la durata sarà legata a quanto prodotto il capello ha assorbito e a quanto a lungo lo avete lasciato in posa.

Nessuna magia (cosa che invece le directions fanno devo ammetterlo) però il profumo vale almeno l’applicazione.

Dal punto di vista della maschera, beh tolto il fatto che gli ingredienti dannosi al suo interno non fanno bene ai capelli neppure se ci impegnamo, si i capelli risultano più morbidi e districabili. Si tratta pur sempre di un balsamo/maschera…se non leggiamo gli ingredienti è buono 😛

Penso che su tutti i capelli  questa colour jam doni una bella tonalità a seconda del vostro colore, e inoltre ripeto sono 500g!!! Ci durerà per sempre e penso che mi concederò di usarlo spesso perchè…perchè no?

Ma ora passiamo ai risultati:

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I miei capelli prima della maschera, erano ormai un rosa antico grigio verdino, a tratti arancio. Capiamoci a me piacevano anche così ma li volevo comunque più fuxia!
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I miei capelli dopo la maschera colour jam, in posa per circa quaranta minuti. L’applicazione è stata fatta da mia sorella in un modo forse non corretto 😛

Diciamo che sono abbastanza soddisfatta!

Non mi aspettavo in granchè ma alla fine sono comunque venuti colorati.

Credo che farò una nuova applicazione al prossimo lavaggio dei capelli per vedere se si intensifica.

Può essere che mia sorella non abbia applicato il colore nel modo corretto, quindi non sono certa che questo faccia fede al 100%.

Però! C’è da dire che con le Directions questo problema non c’è quasi mai il color penetra bene… ma anche io ho fatto errori in passato e ottenuto un bel verde cacca pur applicando un blu.

Aggiornerò le foto del risultato in alcuni giorni quando farò il prossimo lavaggio. Perchè sono curiosa di vedere come vengono.

Sono certamente SUPER MEGA PROFUMATI, sono passati due giorni e ancora il profumo tipo di prugna non mi ha abbandonato.

Questa è una cosa che adoro nei prodotti per capelli (e che quelli naturali purtroppo non hanno) soprattuto perchè per me è una vera rarità. Non riesco mai ad avere il profumo di shampoo o di balsamo, solo le puzze attaccano… voi friggete? puzzeranno i miei capelli, un tizio cucina pesce…capelli…i miei. Se per caso c’è uno che fuma, i miei capelli sapranno di fumo… ma con i profumi mai!

Tranne in questo meraviglioso caso.

Che dire… punteggio?

Colour Jam 8/10

prezzo e profumo fanno tanto ma anche il colore non è male. Proverei il rosso fuoco ma ora h un barattolone da finire 😀

 

Per ora è tutto

Peace and Love

Gnagna the cat lady

 

Diario di bordo 3

Buona sera vermetti gommosi,

oggi vi scrivo relativamente presto, per raccontarvi la giornata odierna…ricca di foto e di mal di piedi e palpebra calante. Infatti sarò breve!

DAY 5: 3 Settembre 2015

La giornata è iniziata temendo il freddo, e la pioggia incombente, tutta colpa del meteo che ci ha fatto terrorismo psicologico da ieri. Beh il freddo oggettivamente lo abbiamo percepito…la pioggia deve ancora arrivare. Ma noi saremo nei nostri lettucci.

Vestiteci a cipolla siamo partite alla volta di Vyšehrad, un enorme area per lo più verde, dove volevamo visitare la Basilica e il cimitero, oltre che goderci il verde appunto.

DSC_1263Siamo scese davanti ad un delizioso parchetto, per una volta senza aver alcun problema con i tram, godendoci un po’ di inaspettato sole, e di prati, sul lungo fiume. Abbiamo velocemente consultato la cartina e abbiamo deciso di fare un piccolo giretto andando prima verso nord  per poi tornare alla nostra meta originaria utilizzando i mezzi, presumibilmente il tram.

Subito una chiesa ci ha colpite e abbiamo deciso di allungare un pochino e circumnavigare l’isolato per vederla. Aveva un aspetto antico ma delle strane “guglie” (eh?) moderne/contemporanee che assomigliavano a due vele, quindi non siamo riuscite a resistere :D.  Sembrava una mission impossible all’inizio, perché vedevamo solo mura e nessun ingresso, ma facendo un giretto abbiamo deciso che almeno ci stavamo godendo un po’ il paesaggio. Lasciatevelo dire Praga è incredibile, si lo so che lo sapete tutti, ma per noi che siamo un po’ fissate con dettagli architettonici, o colori e forme particolari, ogni angolo è un pezzo di paradiso. No le zone battute e ribattute dai turisti non ci piacciono tanto, troppa gente, disordine, puzza…quelle migliori sono le strade dove passano solo i locali, dove comunque ti giri se sei vicino al centro o meno, vedrai dei palazzi riccamente decorati…anche se dentro ci sono solo semplici abitazioni o uffici…o le scuole materne.

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Seguivamo la cartina e tutto andava come nei piani, l’unica cosa negativa oggi è stata che per tutto il tempo abbiamo avuto sia freddo che caldo. La giacchina no che fa freddo, il giubbotto si ma non sotto il sole, la manica corta solo se ti senti sportiva…e alla fine eravamo ora sudate ora infreddolite. Ma vabbè sarà il tempo pazzerello, sole cocente, nuvoloni e brezza gelida.

DSC_1336Salendo salendo una salita ripida ripida , di una strada sinuosa sinuosa, ci siamo imbattute nelle mura esterne di un edificio stupendo e gigantesco che è ora adibito a hotel…mego…ma una roba esorbitante. Giusto per confermare che a Praga anche edifici “normali” hanno i tratti del grandioso.

Guardate gnagna_dongsaeng com’è nana rispetto alla zoccolatura inferiore del muro!

Proprio davanti al mastodonte abbiamo notato però una porticina. YE l’ingresso per la chiesa, eravamo proprio alle sue spalle, e solo entrando abbiamo notato trattarsi di un… convento? Qualcosa del genere.

Sta di fatto che pagato il biglietto ci siamo ritrovate all’interno di una di quelle chiese con annessi ambienti di vario tipo, tra cui cucina e refettorio e altri di servizio, tutti affacciati su un corridoio che circondava un piccolo chiostro fiorito.

Il chiostro era molto bello, e mi ha ricordato vagamente quello di San Domenico a Cagliari. Sono tutti simili i chiostri direte voi…è vero, soprattutto quelli coperti con volte a crociera, ma era più che altro una questione di feeling… Giunte alla porta laterale della chiesta siamo entrate in un ambiente enorme e completamente vuoto fatto salvo gli arredi…pochi. Ah che meraviglia, una chiesta gotica tutta per noi, in silenzio, senza teste in mezzo alle foto, senza aver paura di commentare tutto! Una vera meraviglia che è di certo valsa la piccola deviazione.

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Ripreso il cammino alla volta del parco di Carlo, abbiamo finalmente trovato la larga strada che proseguiva verso il fiume e al cui incrocio sta la famosa Casa Danzante. E che, vai a Praga e non fai neppure una foto a sto palazzo dem…particolare? Per forza dovevamo fermarci anche noi a fare qualche scatto. Peccato che tutt’attorno tra i palazzi che si affacciavano sul fiume…lui, quello danzante, era proprio il palazzo meno interessante del circondario. Si certo una maestria dimostrata nella lavorazione dei materiali e nell’incontro di linee sinuose…ma l’art déco ragazzi, l’art déco è davvero impossibile da battere. Chiudi gli occhi per un istante e quando li riapri c’è un dettaglio che poco prima ti era sfuggito. Però noi l’abbiamo fatta sta benedetta foto e ora ve la beccate!

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Finalmente, adempiuto al nostro dovere di brave turiste (in quell’isola di traffico c’era una quantità decisamente ridicola di persone che si facevano le foto con sfondo bottiglia accartocciata) abbiamo mosso i nostri passi verso la fermata del tram...destinazione fermata del tram da cui eravamo partite…quella più vicina al parco di Vyšehrad, o almeno così pensavamo. Beh vicine eravamo vicine…in linea d’aria, ma un muraglione separava i nostri corpicini infinitamente piccoli, da ciò che volevamo visitare.

DSC_1447Abbiamo rischiato di perderci, infilandoci in un giardinetto e seguendo le viuzze all’interno, alla disperata ricerca di un fantomatico ingresso secondario al parco… sembrava esserci, doveva esserci! Poco importava se quella stradina sembrava un vicolo cieco e quel buco là in fondo sembrava un covo per drogati.

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Pur tuttavia spinte dal coraggio, e dal fatto che da vicino le gallerie erano molto più luminose di quanto sembrasse, e soprattutto molto più corte, ci siamo addentrate. Certamente ad aiutarci ulteriormente è stata la presenza estemporanea di altri avventori del parco incontrati pochissimi metri più a vanti, tra cui bambini in gita e mamme con passeggino. Bene…siamo salve, è un luogo per bambini.

DSC_1459A questo punto la macchina fotografica era stata lasciata in consegna alla piccola gnagna, che come vedete ama la foto un po’ sfumè…è arte voi non capite! In ogni caso la priorità massima era la ricerca del bagno, così abbiamo seguito le indicazioni. Poco sapevamo che in svariati ettari di parchi e parchetti, pieno di edifici e ristoranti ci fosse SOLO UN BAGNO, e che il suddetto fosse proprio all’ingresso. Dov’eravamo noi? sul retro…ovviamente. Quindi ce lo siamo attraversato tutto quasi di corsa per trovare i cessi…che non erano a pagamento ma c’era la tipa che raccoglieva le offerte. Insomma… era a pagamento, come molti bagni qui…

Almeno avevamo trovato la basilica, e così subito dopo il wc abbiamo potuto visitarla. Una bellezza! Una piccola chiesa in realtà, ma insignita in passato del titolo papale di basilica minor. DSC_1478 DSC_1479 DSC_1488

La decorazione interna urlava horror vacui da ogni angolo, eppure lo faceva con elegante sobrietà. Era ricoperta di affreschi dalla base delle colonne e pilastri a fascio alle vele delle volte a crociera, eppure non si aveva una sensazione di pesantezza, era tutto misurato, tutto elegante, e delicato. Gli angeli tutti dalle fattezze femminili sembravano opere di Mucha, o almeno così lui le avrebbe vestite, e nel trionfo dell’art nouveau siamo rimaste con i nasi all’insù per svariati minuti!

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Subito accanto alla chiesa un piccolo cimitero ricco di opere davvero notevoli, che valeva decisamente la pena di vedere. Molto bello il porticato che correva per due dei suoi lati, proteggendo alcune sepolture con opere maggiori. Il numero di foto fatte oggi è imbarazzante, e la selezione è stata ardua >w<

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DSC_1571Finalmente  si era fatta ora di pranzo e dopo un piccolo panino ci siamo rilassate un po’ tra statue di grosse dimensioni e un numero impressionante di mamme con passeggino.

Oh ma qui vanno sempre in coppia…

che ci sia un club delle donne incinte? Possibile che ste donne facciano figli in compagnia di amiche e parenti? Tutte giovani e tutte sempre con un’altra mamma al seguito. Mah…

Comunque tra tutte, questa statua con una giovane ragazza mi ha colpito particolarmente, la struttura dell’anca e la plasticità della posa mi hanno portato a farle una foto da vicino,e continuo a trovare che sia tra tutte una delle migliori di oggi 🙂

Poco dopo ci siamo allontanate alla ricerca di un prato dove stenderci un po’, non notando che in pratica ci siamo dovute fare un giro enorme e siamo finite da tutt’altra parte….parte tra l’altro che non aveva una cacchio di uscita!

RISULTATO?

Si ci siamo perse…cioè, vedevamo la strada in basso ma il dedalo di stradine e viuzze subito fuori le mura del parco ci ha letteralmente fatte impazzire, tra salire e discese, scale e spazi angusti, cominciavamo a perdere le speranze, valutando l’idea di lasciarci ruzzolare giù dal pendio con la speranza che un albero ci avrebbe fermate prima di incontrare l’asfalto e i binari del tram.

Avevamo una missione però! Oggi, a tutti i costi dovevamo riuscire a vedere anche La Galleria Nazionale in cui è  custodita la Slav Epic, epopea Boema in 20 grandiose tele di Mucha, e il Lapidarium, dove sono conservati i resti di molte decorazioni e costruzioni della città, nonché le meravigliose statue originali (ciò che ne resta) del Ponte Carlo, sul quale ora tutti impazziscono per le copie…probabilmente neppure sapendolo. Che poi, vabbè…copia o no, non è certo questo l’importante.

Diciamo che oggi è stata la giornata dei giganti, un parco gigante con statue decisamente oltre la dimensione reale, e ora le foto mostreranno…due esposizioni tra le più grandi (in fatto di dimensione e di emozioni provate) che abbia mai visto dentro uno spazio espositivo chiuso. Battute solo dai Budda che vidi quando visitai Seoul e il suo museo nazionale…quelle si che erano mastodontiche! No il Louvre non conta, perchè la sensazione è diversa…lì il palazzo fa molto e le opere hanno dimensioni svariate 🙂

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Un’esposizione fatta con le palle, meravigliosa, illuminazione adatta a godere appieno delle enormi tele realizzate dalla squisita mano di Mucha, che ha lavorato su esse fino a pochi giorni prima di morire. La storia della Rep. Ceca raccontata in modo delicato e forte allo stesso tempo, con soggetti che sembrano quasi fluttuare su sfondo ricchissimi di particolari. Come in ogni sua opera i modelli avevano esattamente la posa che lui aveva pensato, e i personaggi  sono fortemente caratterizzati al punto di rapire il visitatore, con quegli occhi che sembrano quasi trapassarti e portarti ad entrare nel quadro . Solo alcuni soggetti ben precisi guardavano in camera, ed era impressionate notarli tra la folla.

La sala espositiva era davvero enorme, e spoglia, solo le opere parlavano, e l’unico altro suono era quello dell’acqua dei numerosi deumidificatori e quello dell’otturatore della mia macchina fotografica. Ci avrei passato forse delle ore, ma purtroppo cominciavamo ad assomigliare più a zombie che a turiste… zombie estremamente ammirate s’intenda! Questa esposizione è valsa di certo l’intero prezzo del biglietto che mi pare fosse di 180ck per me…

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L’ultima tappa è stato il Lapidarium… gestito da delle simpatiche vecchine che ci hanno fornito anche il foglio con le spiegazioni in italiano prima di lasciarci visitare in pace e solitudine le poche ma decisamente ampie e ricche sale. Certo una ci seguiva per accertarsi che non facessimo danni…ma in modo discreto e mai fastidioso… devono aver avuto a che fare con turisti cani…non mi sorprenderebbe…

Commento veloce? Uno spettacolo, ogni pezzo di pietra, e di storia là dentro vale il tempo trascorso a guardarlo e anche di più. La sensazione avuta davanti ai quadri di Mucha è però stata sostituita da una leggera angoscia mista ad ammirazione, perché davvero…quando le statue sono così imponenti eppure così naturali nelle pose, e non troppo distanti dalla dimensione reale, la sensazione che si ha è che possano muoversi da un momento all’altro… e una sala piena di personaggi vi fa sentire piccoli ed insignificanti, facendo scorrere quel leggero brivido giù per la schiena. Non posso certo metterle tutte qui…ma ne ho fatte 67 all’interno e saranno state si e no 5 sale XD

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Tornate a casa ci siamo sfondate di patatine al ketchup e al formaggio, due pan au chocolat, e uno sfilatino al formaggio (dovevamo rifocillarci ok?)…e poi verso le 22 una pasta al “merluzzo”(?) e porri delicatissima, che però abbiamo dovuto far entrare a forza…perché avevamo già scongelato il pesce e le porcherie prima non erano state messe in conto.

Bene…avevo detto che mi sarei spicciata oggi col diario di bordo , e invece ci ho messo un sacco anche oggi.

Scusate ma abbiamo visto delle cose belle e volevo condividerle con voi…un po’ portarvi in viaggio e farvi vivere un’esperienza virtuale con le mie foto.

Spero questo diario di bordo, insieme agli altri, sia interessante per qualcuno, o almeno vi faccia sorridere 🙂

un abbraccio

Maria :3

 

p.s se ci sono strafalcioni è perché son stanca morta e come al solito la sorella monella ci ha abbandonati da un bè ….ronfa alla grande mentre io sto qui a ghiacciarmi il culo sulla sedia.

p.p.s. le foto sono mie, il fatto che non siano firmate non significa che potete usarle a piacimento…

Donna in abito sardo

ENGLISH VERSION HERE

Buon giorno cari lettori...

oggi vorrei condividere con voi il lavoro fatto per disegnare, inchiostrare e colorare la mia dama in abito tradizionale sardo.

Si è trattato di un lavoro lungo, diviso in vari step, che si è protratto per diverse settimane…causa vita e causa altri interessi. Quando ho un lavoro così grande davanti tendo a spaventarmi ecco…

Il tutto è iniziato una notte, sedevo al mio pc e ho realizzato che non avevo mai disegnato una donna in abito sardo. Che razza di persona sono? Sono degli abiti stupendi e hanno così tanti dettagli e colori, almeno un tentativo dovevo farlo no? Poi ho disegnato una donna in abito tradizionale Coreano (Hanbok) diversi anni fa con risultati pessimi come potete vedere, quello sfondo fa uscire sangue dagli occhi…l’abito invece non era male (ho 30 foto degli step by step),             DSCF0192 e non ne ho mai disegnata una che indossasse l’abito tradizionale della mia terra? Non poteva andare, le cose non quadravano.

Sono andata a letto con questi pensieri e la mattina dopo mi sono cimentata nel disegno. In alcune ore era fatto. In realtà la posa e la ragazza con un abito generico non mi hanno preso tempo, cioè era da molto che non disegnavo eppure ricordo che è stato veloce (infatti la faccia poi faceva cagare…ma vabbè). La parte più lunga è stato decidere come fare l’abito.

Non ho usato alcune reference. Nulla, non trovavo nulla che mi piacesse, nulla che nella mia mente facesse cliccare quel non so ché, e infine ho deciso di fare di testa mia. Per questo vi dico questo abito tradizionale sardo NON ESISTE non così non in queste forme, è una mia libera interpretazione (prima che a qualcuno venga in mente di parlare di falso storico o che so io). Parte fondamentale hanno giocato gli abiti di Buddusò, il più simile a questo, e di Dorgali, a cui si sono aggiunti tutta una serie di dettagli presi a destra e manca.

Quindi in soldoni questo abito così composto dubito esista da nessuna parte, ma va bene così, perché l’arte a mio parere non deve essere imbrigliata, non vuole ovviamente essere una riproduzione fedele, non avevo abbastanza materiale perché lo fosse. Si è trattato piuttosto di un esercizio di stile, di un mettersi alla prova con cose davvero complesse e un voler tentare di prendere in mano la tavoletta grafica ancora una volta.

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In una prima fase la giacca era chiusa con i nastri come un corsetto, ma non mi piacevano affatto e così li ho cambiati con una chiusura a gancetti, che ho visto su altri abiti, erano orribili i nastri >w< ma mi sarebbero piaciuti! Per il resto la parte più lunga in fase di disegno è stata l’inchiostrare il tutto, un lavoro lunghissimo e per chi mi consce la pazienza è davvero poca, per questo molte parti si sono inesorabilmente rovinate nel prcesso (aka il naso, e molto gioielli) poi il fatto che disegni sempre in A4 non aiuta per nulla!

Vi do un consiglio spassionato...disegnate su fogli grandi se dovete fare questo livello di dettaglio >w<

ok ora smetto di parlare e mostro velocemente una carrellata degli step, scrivendo giusto due cose per ognuno! 😀

donna sarda wip 1 firmaLa prima cosa che ho fatto è stata selezionare da varie foto che mi piacevano i colori base e le ombre. Come è facile vedere ogni parte del disegno aveva almeno 3/4 colori di riferimento a cui in corso d’opera se ne sono aggiunti inesorabilmente degli altri, specialmente per i gioielli :3

 

 

 

 

 

 

 

donna sarda wip2 firmaHo poi colorato ogni parte di vestito e di donna con il proprio colore base (tranne i capelli, quelli li ho fatti tutti insieme senza accorgermi) perché avevo decisamente intenzione di usare le maschere di ritaglio, non potevo lasciare che il lavoro fosse più complicato di così.

Come potete notare lo sconforto era tanto ed ero solo all’inizio °O°

 

 

 

 

 

 

donna sarda wip 3 firmaSuccessivamente ho ombreggiato la pelle, su un layer diverso dal colore base, e lo stesso ho fatto per ogni singola parte. Per ogni livello di colore base esiste infatti uno o più livelli di ombre e luci, per alleggerire il lavoro di sfumatura, perché il mio pc tende a prendere fuoco se sfumo su colori pieni…

Le reference di gioielli mi servivano per ricordarmi cosa mi aspettava. Il collare ha perso il gioiello che era in realtà a forma di cacchetta…

 

 

 

 

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Mi  sono poi dedicata a dettagli più cazzuti, come i ricami della giacca,e la camicia. Quella camicia mi ha davvero fatto penare, è difficilissimo rendere le pieghe poi io non ho pazienza e come noterete il tutto è ancora molto approssimativo. Immaginate quanto ci mettono gli artisti veri a creare capolavori digitali se io ci ho messo settimane per sta cosa!

Ancora più complesso è rendere il filo dorato, già il metallo non è facile ma volendo si riesce, il filato invece è pieno di luci e ombre anche dove non sembra. Il non avere alcun supporto non è stato per nulla facile…mi serviva una reference e ho fatto invece tutto a “memoria” mixando immagini viste *sigh*

quel damascato è osceno lo so…

 

Tutti i passaggi successivi a questo sono serviti a finire la gonna, le maledette pieghe…mai più! Mai più in un disegno con questi dettagli e 600dpi…vengono male e io voglio imparare a mettere i colori senza doverli sfumare accidenti!

In questa fase è presto arrivata la mazzata del “devi ridisegnare le parti cesse non si può far finta di nulla così” e così è stato, ho ridisegnato la passamaneria della gonna, il gioiello al collo e l’orecchino, e le ho persino fatto una plastica facciale.

 dettagli inutili gioiello collo1 freetransform nosejob

E in questa gif potete vedere quando effettivamente sia cambiata:

donna-sarda-wip4

Non so…mi piaceva prima perché era la mia tipica donnina con mento appuntito e nasone, ma non si addiceva a questa veste, non per come avevo cambiato tutto il resto, e così ecco la donnina che si è fatta una rinoplastica non indifferente e si è pure fatta rifare il mento, un po’ di filling…oltre che aver acquistato alcuni cm di collo XD  le magie della tavoletta ye.

Una volta finita lei ho dovuto pensare allo sfondo, non era facile gli sfondi mi vengono sempre una vera schifezza, non ho l’occhio e perdo le proporzioni…ma non potevo lasciare vuoto così ho pensato ad una sagoma di Sardegna (strano non ci sia la 131!) e ad una bandiera, magari del mare per non incasinarmi (mai disegnato mare più carino con 0 impegno)

wip sfondo firma

Ho fatto tutto su un file separato poi ho disegnato mare e cielo una volta uniti i files per non fare lavoro in più (erano le 2 del mattino!!) ho aggiunto due texture grunge che ho trovato qui per dare un po’ di grana al disegno e ho disegnato i ricami sullo sfondo.

Et Voilà

donna sarda finita con bg

Vi lascio inoltre alcuni closeups che mi piacciono 🙂

closeup closeup2 closeup3

 LAYERS TOTALI:
9 + 3 di sfondo
3 + 2 di lineart
27 + 1 colori
= 45 layer totali per 547 MB di dimensione…

Disegno iniziato esattamente 20 giorni fa…dai considerato che ho fatto di tutto in queste settimane non posso lamentarmi 🙂

spero vi sia piaciuto vedere un po’ di dietro le quinte 🙂

Un bacio

Maria 🙂

 

 

I tried Silk!

So hello everybody,

Someone very dear to me linked me this tumblr blog the other day, where a series of very interesting art programs were listed. It is always nice to find a good list of things to try, even more when they are free, and created by a very bright mind.

The whole link had many interesting things I’ll definitely try, but what always gets my attentions are the “interactive online programs” YES! I thought, that one was meant for me, so I clicked on Silk.

The main page says “Interactive generative art Draw something

Well yes of course I will!

The moment you click wherever on the screen you get a black-ish canvas, and moving your mouse around you can clearly see there are most likely two dots in there moving with you, one is your mouse, the other is its symmetric point.

silk main

As you can clearly see the options to play around are few, form the color to the number of points to the type of symmetry. Of course I TRIED THEM ALL!

I won’t lie to you, it is exceptionally fun to play with. Plus if you have some taste it definitely can help you have some nice patterns to use maybe in some of your art. And at the end you can also save your work, and start a new one just by pressing the space bar.

The no rotational symmetry, with the mirror across center activated it’s the easiest one of all options, very much like drawing with your mouse and it’s easy to control where you are going. The best part is that this program doesn’t draw lines, but these weird and beautiful looking clouds of points, they are evanescent, like light, and based on the pressure you put on your mouse (like for how long you keep the left click pressed) the shapes vary and the programs somehow goes on by itself creating more intricate patterns.teschiono

wow2        boh

You can chose the color to work with and even change it while you are at it, each stroke can be of a different color for what you know.

omioddio

What’s even cooler is the fact you not only can choose a colour but you can mix two! No what am I saying, even three! If you drag the color on the other it gives the strokes a perfect blended mix and the pattern becomes definitely cooler 😛

I tried many options, of course, I mean I was playing with this for something like 40 minutes. The more points you choose the more intricate it becomes, the faster you move the more lines you get to see.

The spiral options are amazing for real and you can create mandala like patterns that are extremely relaxing both to look at ant to create. The vibrant colors make it all even better, especially because the black in the background makes it everything stronger.

frattale        woo

verde

I’m completely and absolutely in love with how it works when you simply keep pressing the mouse button and move slightly to a side or the other. The patterns the algorithm of this program has ( I assume) are incredibly beautiful and when it goes on you can only stare at it speechless and stop right when and where you want.

Just note that if you keep pressing on the same spot the lines will overwrite and the whole thing becomes very dense and turn naturally to white. Just like when you got very fast you create the parallel-ish lines that are really cool, in a different way form the smoke-ish look the colors have when you go slow.

ciaone figata      rhtjnryjmyh argh  And for the ones of you as creepy as me, this gives you a chance to see things into the lines you drew. Like In this one I kinda see a demon warrior at the center with her arms spread and a very large pair of sleeves floating, while the lower part it the skirt. Of course my brain builds up shapes even in the complete darkness of the black. I’ll make sure to try drawing this in my style so that you can see ti too…ahaha for me it is so clear 😀

boh4

Lastly let’s not forget how these kind of cool designs would make such cool backgrounds for your art. Used as a texture, drawing it just right, maybe even malign them part of the work iself, takign a portion of it, and putting it in a screen mode or as a pattern too.

It really looks cool

Even just to spend few hours making your brain and heart contented as colors twirl and bend under your eyes.

It is even better than the interactive music programs, because you can do this in absolute silence. Even tho, I would have probably added some sort of sound effect (in an on-off mode of course) like a swhooosh, or a very delicate bell sound. Because when you trace them they seem magic, and you imagine it soundign like magic.

Do you know what i mean?

Try this, I totally recommend it!

 

Maria 🙂

Quick coloured sketch

So, yesterday night I was listening to gnagna_dongsaeng reading and repeating all a bunch of notions for her exam. I could have done absolutely nothing since i had to at least hear her a bit and to be able to interact, plus I couldn’t distract her with videos or something similar…

Writing was out of question of course, and even more writing in English while she spoke Italian in my ear.

Plus to my great joy no one was freaking helping me on Candy Crush Soda, and i was stuck on it too (no one helped btw and i had to pay with those golden things i had for no apparent reason)

Despair was growing inside of me, so I decided that, even if it was very unlikely for me to be able to draw, I had at least to try! Continue reading “Quick coloured sketch”